Né Giancarlo Caselli, né Giuseppe Pignatone, allora rispettivamente procuratore capo e sostituto alla Dda di Palermo, conoscevano il nome di Luigi Ilardo, il mafioso-confidente che aveva portato nell’ottobre del 1995 a individuare il covo di Bernardo Provenzano. La gestione della fonte confidenziale è stata volutamente lasciata alla polizia giudiziaria e così i due magistrati sono […]