Lo scempio dei pantani prosciugati |Assegnata la bandiera nera - Live Sicilia

Lo scempio dei pantani prosciugati |Assegnata la bandiera nera

Il prosciugamento dei pantani situati tra Catania e Siracusa rappresenterebbe un vero e proprio "scempio". Ecco i motivi che hanno spinto all'assegnazione del più temuto riconoscimento in campo ambientale.

legambiente tra catania e siracusa
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CATANIA – La Bandiera Nera di Legambiente, il poco ambito vessillo creato per chi si macchia di reati contro l’ambiente è stato assegnata al Consorzio di Bonifica 10 di Siracusa dalla Goletta dei Laghi, la campagna nazionale di Legambiente per il monitoraggio dello stato di salute e la salvaguardia dei bacini lacustri italiani. Le ragioni che hanno portato all’attribuzione della Bandiera Nera sono state illustrate durante un dibattito che si è svolto a Catania, nella Chiesa di San Francesco Borgia, nel corso del quale sono intervenuti Federica Barbera, responsabile della Goletta dei Laghi, Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia, Renato De Pietro, presidente del circolo Legambiente Catania.

Ad indignare gli ambientalisti è quanto avvenuto nei Pantani di Lentini e Gelsari, che costituiscono la zona umida con un basso tirante d’acqua più vasta della Sicilia e che rivestono un’enorme importanza, a livello sovra nazionale, ai fini della conservazione dell’avifauna migratoria. Recentemente, infatti, lo scenario naturale è stato fortemente modificato in seguito agli interventi di prosciugamento delle zone umide attraverso l’attivazione di impianti idrovori da parte del Consorzio di Bonifica 10 Siracusa e la successiva distruzione con mezzi meccanici della vegetazione dei Pantani, azioni che hanno compromesso l’ecosistema e messo a repentaglio la vita di molte specie animali rare o a rischio di estinzione, come la Moretta tabaccata.

“Quello che sta succedendo nei Pantani di Lentini e Gelsari è gravissimo – dichiara Renato De Pietro, presidente del circolo Legambiente Catania. Proprio per denunciare le pesanti alterazioni ambientali in atto abbiamo presentato un esposto alla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea per violazioni sostanziali delle norme di tutela della rete ecologica “Natura 2000” per danni sia ad habitat d’interesse comunitario ai sensi della Direttiva europea “Habitat”che della Direttiva europea “Uccelli”. Non solo – continua De Pietro – abbiamo inviato il nostro esposto anche al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, chiedendo di assumere adeguate iniziative di tutela dei pantani e di intervenire con forza nei confronti della Regione Siciliana al fine di garantire, attraverso il ripristino delle due importanti zone umide, la presenza delle specie e degli habitat prioritari”.

L’attuale situazione non è sostenibile né dal punto di vista ambientale né da quello economico. Infatti, mantenere allagati i Pantani costerebbe alla collettività importi di gran lunga inferiori a quelli necessari per prosciugarli e distruggerli.

I Pantani di Gelsari e di Lentini, oltre ad un vincolo biennale apposto dalla Regione Sicilia, sono anche Zone di Protezione Speciale, istituite ai sensi della Direttiva Uccelli 2009/147/CE (ex 79/409/CEE) per tutelare le specie di uccelli selvatici. La necessità di una tutela di queste aree, come richiesta da Legambiente, è avvalorata anche da alcuni zoologi italiani specialisti di conservazione della natura e di tutela della biodiversità, esponenti delle Università di Torino, Catania, Sassari e Palermo.

“Assegniamo oggi la Bandiera Nera di Legambiente al Consorzio di Bonifica 10 di Siracusa perché le attività di prosciugamento delle zone umide di Lentini e Gelsari sono state effettuate malgrado i vincoli di protezione vigenti- spiega Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia-. Ad essere stati violati non sono solo i dettami europei relativi alla Zona di Protezione Speciale ma anche il vincolo biennale apposto nel 2012 dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente che non consente di modificare il regime delle acque e i cui ricorsi al TAR per annullarlo sono stati tutti respinti. Il Consorzio – continua Zanna – , oltre a disattendere questi limiti, non ha osservato neppure quanto previsto dalla successiva modifica dello stesso vincolo, avvenuta con un decreto del 2013, che lo ha onerato di individuare le aree umide e di realizzare eventuali opere atte a mantenere, per tali aree, un livello delle acque necessario a garantire la presenza della fauna stanziale e migratoria”.

Nonostante gli esposti e le proteste il Consorzio ha continuato senza sosta l’emungimento delle acque dei Pantani, che vengono peraltro riversate in mare. Ciò aggiunge al forte impatto sull’ecosistema un enorme spreco di acqua che, in una Regione come la Sicilia, dove la risorsa idrica è particolarmente preziosa, assume connotazioni paradossali.

“Siamo preoccupati per questa situazione che ha seriamente compromesso il fragile equilibrio di questi luoghi – rimarca Federica Barbera, responsabile della Goletta dei Laghi -, vanificando il processo naturale di ricostituzione dei pantani che già in passato erano sono stati oggetto di interventi poco lungimiranti di bonifica idraulica. Con la nostra campagna cerchiamo di sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza strategica della conservazione delle zone umide e della biodiversità che esse ospitano. Proprio per ribadire questo concetto – continua Barbera – con la Bandiera Nera che assegniamo oggi, chiediamo al Consorzio di intraprendere un percorso di responsabilità e trasparenza rendendo noti i tempi di attuazione delle opere necessarie per ristabilire il buono stato ecologico della zona. Ci auguriamo- conclude Barbera – che la giornata di oggi sia da stimolo per iniziare ad affrontare questi problemi in maniera seria e costruttiva.”


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