Comis, il capo di Picanello |Il boss santapaoliano al 41 bis - Live Sicilia

Comis, il capo di Picanello |Il boss santapaoliano al 41 bis

Il profilo criminale di Giovanni Comis, arrestato nel blitz Orfeo.

CATANIA – Giovanni Comis è detenuto al 41 bis. Il boss santapaoliano, ritenuto dagli inquirenti, il capo della squadra militare di Cosa nostra a Picanello è ristretto da luglio al regime del carcere duro, quello destinato ai criminali più pericolosi. Le rivelazioni dell’inchiesta Orfeo, quella che ha portato il catanese in gattabuia, hanno svelato gli affari illeciti dal gruppo mafioso che ha ramificazioni criminali fino a San Giovanni Galermo e anche nel comune di Aci Catena. Inoltre Comis, avrebbe potuto contare su un contatto che aveva accesso, attraverso una cancelliera infedele, ad informazioni giudiziarie ed investigative.

Giovanni Comis avrebbe ereditato il posto di padrino di Picanello dopo che Lorenzo Pavone è stato arrestato nel blitz Fiori Bianchi nel 2013. Il boss – essendo sorvegliato speciale e quindi senza patente – poteva contare su due autisti che a turno lo accompagnavano agli incontri. Il cambio di comando però ha creato diversi dissidi interni nel gruppo santapaoliano. Comis avrebbe gestito le cose alla vecchia maniera, riportando in auge anche la rituale spartizione delle “uova di pasqua” agli affiliati immortalata dalle cimici dei Carabinieri di Catania.

A parlare di lui sono anche diversi collaboratori di giustizia, alcuni appena entrati nel programma di protezione. A finire nel processo Orfeo le dichiarazioni di Carmelo Aldo Navarria, il killer dei Malpassotu e diventato referente dei Santapaola a Belpasso. Ma è anche l’ex esattore del pizzo dei Santapaola, Salvatore Bonanno a parlare di Giovanni Comis. Il neo pentito parla addirittura di una “certa autonomia” del capo di Picanello rispetto alle direttive dei vertici di Cosa Nostra. I difensori del santapaoliano hanno già presentato reclamo al Tribunale di Sorveglianza per revocare il regime di 41 bis. Il mese scorso si è svolta l’udienza preliminare del processo Orfeo all’aula bunker di Bicocca. Il pm Rocco Liguori al termine della requisitoria ha chiesto la condanna a 13 anni e 4 mesi nei confronti di Comis.


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