Uccisa e gettata dentro un sacco, macabra scoperta nella notte

Uccisa e gettata dentro un sacco |Confessa il delitto dopo 5 anni

Macabra scoperta nella notte. Ossa umane a Monte Pellegrino. Il ruolo del prete

PALERMO – È una storia macabra. Una storia di morte, quella raccontata ieri pomeriggio da un palermitano di 46 anni.

Damiano Torrente, pescatore dell’Acquasanta, ha confessato ai carabinieri di avere strangolato una donna rumena cinque anni fa.

Nella notte le ossa della povera vittima sono state trovate in un dirupo a Monte Pellegrino. È qui che Torrente ha detto di essersi disfatto del corpo, dopo averlo chiuso dentro un sacco.

Il pubblico ministero Felice De Benedittis, con il coordinamento dell’aggiunto Ennio Petrigni, ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti dell’uomo. Il suo legale, l’avvocato Alessandro Musso, si limita a confermare l’episodio ma spiega che bisogna attendere il lavoro dell’autorità giudiziaria per capire cosa realmente sia successo.

Ieri pomeriggio Torrente si è presentato alla stazione dei carabinieri Falde e ha detto di volere liberarsi di un peso opprimente. A quel punto è stato avvertito il legale che lo assiste in altre vicende. Sembrerebbe che dietro la scelta di confessare il delitto ci sia un percorso di fede avviato con un sacerdote, il quale gli ha indicato che l’unica strada da percorrere era la confessione non solo religiosa ma anche giudiziaria.

Damiano Torrente

Torrente aveva conosciuto la ragazza rumena di 30 anni – si tratterebbe di Ruxandra Vesco -, cinque anni fa. Di Ruxandra Vesco, segnalata per alcune truffe, era stata denunciata la scomparsa.

Ad un certo punto Torrente avrebbe creduto che la presenza della donna potesse minacciare la sua relazione coniugale. Un giorno si era presentata a casa del pescatore.

E così una sera di cinque anni Torrente fa avrebbe adottato la soluzione estrema: prima avrebbe strangolato la giovane donna, poi avrebbe messo il corpo dentro un grande sacco nero utilizzato per il rifiuti, e infine, dopo averlo trasportato in macchina, lo ha gettato nel dirupo.

Ai carabinieri ha indicato il luogo esatto e nella notte i vigili del fuoco e i militari del Reparto investigazioni scientifiche hanno trovato dei resti umani che adesso dovranno essere analizzati.

Il luogo del ritrovamento
L’area in cui il cadavere fu occultato

Nel passato vi Torrente ci sono dei piccoli precedenti per stalking e minacce sempre nei confronti di donne rumene, mentre della donna si parlava fino a poco tempo fa su Facebook, nella pagina pagina “Truffatrice ad Alcamo” in cui si indica la vittima come truffatrice seriale. Tra l’altro l’amministratore della pagina dal 2015 non aveva più notizie della donna su cui pendono procedimenti penali per avere messo a segno diverse truffe in giro per l’Italia. Sulla pagina c’è anche una foto di Vesco, detta Alessandra o Alexandra, e un’immagine della sua carta d’identità. Una persona dice di aver subito una truffa da 20 mila euro. Per ora non sembra che il delitto sia collegato alla presunta attività di truffatrice della vittima.


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