CATANIA – Quasi 400 contagi soltanto a Catania, in 24 ore, “sono gli effetti delle feste natalizie”. Non ha dubbi il commissario anticovid Pino Liberti, infettivologo, che aggiunge: “Adesso attendiamo di capire quali saranno le conseguenze dei Capodanno in famiglia”.
I dati
Esattamente 396 contagi a Catania, con un aumento di quasi il 25% rispetto al giorno precedente. E quel timore, che rischia di diventare una certezza: l’inizio della terza ondata.
Solo che con i ristoranti quasi sempre chiusi, i negozi sigillati nel weekend, le zone rosse durante quasi tutte le feste, i fattori di rischio si restringono. Sì, ci sono gli assembramenti nei pressi degli uffici postali, i mercati restano aperti. Ma è a pranzo o a cena, con i propri cari, che i rischi di un possibile contagio crescono vertiginosamente.
Feste e shopping
Il commissario anticovid sta incrociando i dati dell’aumento dei contagi, con quelli dell’inizio delle festività natalizie. Purtroppo più di un indizio porta nella direzione dei “pranzi allargati” che possono dare vita a mini cluster. Niente mascherina, baci e abbracci. E poi c’è da considerare lo shopping pre natalizio, quando le strade erano affollate e i negozi strapieni: altro fattore di rischio, come abbiamo documentato con un video del 20 dicembre 2020.
I ricoveri
Fino a questo momento, i dati dei ricoveri in terapia intensiva non sono allarmanti. Si è allentata la presa sulle terapie intensive. Ma gli esperti temono che l’onda lunga dei contagi possa arrivare, tra qualche giorno, nei reparti dove si curano i casi più gravi del covid.
I vaccini
A Catania si attende l’arrivo del secondo lotto dei vaccini, il primo è quasi esaurito. E il commissario Liberti assicura: “Andremo nelle Rsa, a vaccinare il personale e gli ospiti”.
Restano sorvegliati speciali i dati dei contagi etnei. Con la speranza che l’aumento dei positivi non torni a essere esponenziale.