Giallo nel calatino: "Il narcotrafficante è sparito" - Live Sicilia

Giallo nel calatino: “Il narcotrafficante è sparito”

Moisi Habilaj, condannato a 15 anni per droga, è irreperibile da sabato scorso. Una vicenda che ha molti punti oscuri.

SAN MICHELE DI GANZARIA – È irreperibile da sabato sera Moisi Habilaj, il narcotrafficante cugino dell’ex ministro albanese Tahiri. I carabinieri hanno formalmente diffuso la segnalazione alla Procura Generale e alla Corte d’Appello di Catania dopo che a seguito di un controllo non lo hanno trovato nella casa di San Michele di Ganzaria dove era da qualche mese agli arresti domiciliari. Una scomparsa, la cui notizia è stata diffusa da Euronews Albania e da Meridionews, che si tinge di giallo per una serie di ragioni.

La condanna a 15 anni

Ma andiamo per ordine. Habilaj è l’imputato chiave nel processo Rosa dei Venti, frutto di una delicata inchiesta della Guardia di Finanza di Catania che ha fermato un fiorente traffico via mare di droga dai Balcani alla Sicilia. La Corte d’Appello ha confermato la condanna a 15 anni per traffico internazionale di sostanze stupefacenti inferta dai giudici di primo grado. I suoi avvocati hanno già annunciato il ricorso per Cassazione.

Ai domiciliari da diversi mesi

Da qualche tempo Moisi Habilaj, classe 78, stava scontando la misura cautelare agli arresti domiciliari a San Michele di Ganzaria da un suo congiunto. La Corte di Appello di Catania, accogliendo la richiesta dei suoi legali, aveva disposto la misura alternativa alla reclusione in carcere.  

Narcotrafficante con importanti conoscenze nel mondo politico albanese

Le indagini delle Fiamme Gialle che hanno portato all’arresto del trafficante albanese, ora scomparso nel nulla, hanno permesso di ricostruire nono solo il vasto traffico di sostanze stupefacenti che dall’Albania giungevano nella Sicilia sud orientale ma anche la rete criminale che portava a risvolti inquietanti legati alle istituzioni albanesi. Il turnover del gruppo criminale è stato stimato per oltre 20 milioni di euro. Habilaj, intercettato nel corso delle indagini, avrebbe potuto contare su appoggi e coperture di una certa rilevanza anche politica. Il 43enne infatti è cugino di un ex influente ministro albanese che dopo il blitz catanese ha avuto diversi guai con la giustizia di Tirana.

Il giallo nel calatino

Moisi Habilaj è stato protagonista di un preciso accertamento “sulla sua posizione giuridica” da parte della Squadra Mobile e dei poliziotti di Caltagirone. Il 30 dicembre l’albanese è stato accompagnato negli uffici del commissariato calatino e dopo poche ore di verifiche è stato rilasciato. Un pezzo del puzzle che infittisce questa storia giudiziaria. Al momento Habilaj risulta irreperibile: gli investigatori stanno seguendo ogni pista utile per ricostruire le fasi dell’allontanamento dalla sua abitazione.

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