"La famiglia Cappello è tornata... ci sono i vecchi" - Live Sicilia

“La famiglia Cappello è tornata… ci sono i vecchi”

Il ritorno di Massimo Cappello, fratello del padrino Turi, sul trono di reggente del clan. LE INTERCETTAZIONI
CATANIA, IL BLITZ
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CATANIA – Massimiliano Cappello, classe 67, avrebbe dovuto far parte anche lui della nuova famiglia di Cosa nostra, che poi non si è mai ‘realizzata’. Almeno fino in fondo. Il fratello del padrino al 41 bis –  quando è tornato in libertà nell’estate del 2019 – è preso di mira dagli investigatori della Squadra Mobile di Catania. Proprio nello stesso periodo è scattato il maxi blitz Camaleonte che ha portato in carcere Giovanni Pantellaro, che secondo le indagini sarebbe stato il “reggente” operativo del clan Cappello. Una ricostruzione confermata anche dal pentito Martino Carmelo Sanfilippo – ex soldato della droga dei Cursoti Milanesi e protagonista del conflitto a fuoco di agosto a Librino – che racconta ai pm come “Massimo Cappello, dopo l’arresto di Giovanni Pantellaro ha il ruolo di responsabile della famiglia Cappello”. 

L’abitazione di Massimiliano Cappello è diventata in poco tempo il centro di diversi incontri con “personaggi ritenuti intranei al clan”, scrive la gip Maria Ivana Cardillo nell’ordinanza. Grazie ad alcune intercettazioni è emersa la figura di Emilio Gangemi, “l’uomo di fiducia” del boss che non solo avrebbe partecipato alle diverse riunioni tra “affiliati”, ma le avrebbe anche organizzate. 

Gangemi sarebbe diventato una sorta ‘di ponte’ di contatto tra i sodali e il reggente di ‘sangue’. I Cappello, insomma, avrebbero ritrovato i “lustri” criminali di un tempo con un capo che porta il cognome di chi ha fondato la cosca mafiosa. 

In un passaggio di un dialogo tra un uomo non identificato e Gangemi è riassunto – in modo plateale, indiscutibile e plastico – il nuovo assetto di comando della cosca Cappello. 

“E cosa gli sta sembrando che la famiglia Cappello non è più nessuno, scimuniti sono diventati… inc… la verità… appena, appena.. inc…. la famiglia vedete che è tornata… andatevi a nascondere ci sono i vecchi…”. 

Per gli inquirenti non ci sono dubbi sul significato di quella “espressione”: “La scarcerazione di Massimiliano Cappello ha consentito al clan di ritrovare in uno storico leader, componente dell’omonima famiglia di sangue, una guida dall’alto spessore criminale”. 

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