PALERMO- Alle dieci e diciotto di una serata plumbea di primavera, i vaccini AstraZeneca somministrati alla Fiera del Mediterraneo sono circa milletrecento. E’ la somma tra i prenotati e quelli che si sono presentati per il weekend organizzato dalla Regione che continuerà oggi e domani. A Palermo e provincia le ‘punturine’ solo ieri sono state più di 2.800 sempre in quella fascia oraria.
C’è stato qualche comprensibile disagio per via delle file che comunque sono apparse ordinate. Ma forse la storia da raccontare è un altra e riguarda una rinnovata vampata di fiducia, sospinta dalla necessità. La zona rossa, anche se con maglie molto larghe, è un peso che la città vuole scrollarsi di dosso. E, per farlo, ha scelto, a quanto sembrerebbe, di sposare la campagna vaccinale. La strada giusta.
La Sicilia, come sappiamo, ha scansato per un pelo l’inasprimento delle restrizioni, ma i numeri non sono confortanti. Il dato di Palermo, ieri 455 positivi rilevati, anche nella considerazione di scostamenti che possono pure esserci, indica che il livello di guardia è alto. La pressione sugli ospedali potrebbe scendere nei prossimi giorni, ma è sempre pesante. Nuovi posti letto saranno presto disponibili tra il Policlinico e il ‘Cervello’ per fronteggiare eventuali aumenti dei contagi.
Tuttavia, le file negli hub vaccinali inducono a considerare spiragli di ottimismo. E sempre ieri mattina la percentuale dei positivi rilevati sempre alla Fiera era residuale, un dato in calo da un po’. Abbiamo bollettini che cristallizzano cifre ancora pesanti, tuttavia chi lavora sul campo comincia a intravvedere i segnali di una possibile inversione di tendenza.
