CATANIA – Il vaccino anti difterite-tetano-pertosse può avere effetti benefici proteggendo dal Sars-CoV-2 e dalla patologia Covid-19.
Lo studio
Lo studio è stato realizzato, tramite il simulatore del sistema immunitario chiamato Universal Immune System Simulator (UISS), dal gruppo di ricerca “Combine” diretto dal prof. Francesco Pappalardo del Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute dell’Università di Catania e di recente è stato pubblicato sulla rivista leader nel campo della biomedicina computazionale “Briefings in Bioinformatics”.
La ricerca – dal titolo A multi-step and multi-scale bioinformatic protocol to investigate potential SARS-CoV-2 vaccine targets – dimostra che, come spiega il prof. Francesco Pappalardo, «una popolazione che ha da poco effettuato la vaccinazione anti difterite-tetano-pertosse, ad esempio quella pediatrica o pre-adolescenziale, ha una protezione crociata contro il SARS-CoV-2 che ne potrebbe limitare la severità».
«Studi clinici indipendenti hanno confermato la predizione della piattaforma in silico trial – spiega il prof. Francesco Pappalardo che ha realizzato la ricerca insieme con Giulia Russo, Valentina Di Salvatore, Giuseppe Sgroi, Giuseppe Alessandro Parasiliti Palumbo dell’Università di Catania e Pedro Reche dell’Università di Madrid -. L’opportunità di riecheggiare e far risuonare l’importanza della combinazione di soluzioni software bioinformatiche nella sanità, soprattutto in questa situazione pandemica, pone le basi sulla sostenibilità del principio delle ‘3 R’, “replace, reduce, refine” (ovvero sostituire, ridurre, raffinare) nello sviluppo dei vaccini e prevederne in maniera ottimale l’efficacia».
«I progressi tecnologici nella modellazione e simulazione al computer stanno arricchendo la scoperta, lo sviluppo, la valutazione e il monitoraggio per una migliore prevenzione, diagnosi, trattamento e generazione di prove scientifiche di specifiche strategie terapeutiche – aggiunge il docente -. L’uso combinato di modellistica molecolare e simulazioni multiscala nello sviluppo e nella valutazione regolatoria di interventi terapeutici medicinali, sta facendo la differenza per prevedere meglio l’efficacia e la sicurezza di nuovi vaccini in generale».
Il progetto è finanziato dalla Commissione Europea tramite Horizon 2020 Framework Programme.