Catania, Protezione Civile operativa: ecco gli ultimi consigli - Live Sicilia

Catania, Protezione Civile operativa: ecco gli ultimi consigli

Come ci si prepara alla lunga notte.

Istituito presso la sede regionale della Protezione Civile Siciliana di San Giovanni La Punta, il Centro Operativo per il coordinamento di tutte le funzioni di supporto di protezione civile, su impulso del Direttore Generale Salvo Cocina. Attivate le Funzioni di protezione civile per il coordinamento delle forze del sistema: funzione coordinamento delle squadre di volontariato, la funzione per la ricognizione e censimento dei danni (affidata a Palermo alla Soris) e la funzione per l’attivazione dei mezzi di intervento e dei mezzi speciali quali motopale e altri mezzi pesanti per il soccorso in emergenza. Nella Sicilia Orientale in questo momento circa 150 sindaci sono stati preparati all’emergenza e hanno istituito i COC (centri operativo comunali) al fine di monitorare l’evoluzione della perturbazione e individuare nell’immediato gli interventi da predisporre per mitigare i danni. Inoltre sono operativi cinque Centri di Coordinamento Soccorsi CCS in ognuna delle prefetture Catania, Messina, Siracusa, Ragusa ed Enna.

Tutto il sistema di protezione civile, composto da vigili del fuoco, corpo forestale, forze dell’ordine, prefetture e sistema ospedaliero sanitario, è preallertato ed in contatto con la Sala Operativa della Protezione civile istituita a San Giovanni la Punta. La perturbazione di tipo ciclonico è al momento a largo delle coste sud orientali della Sicilia. Se mantenesse questa distanza dall’isola potrebbe avere un impatto minore rispetto a ciò che si è verificato a Scordia e a Catania.

Preoccupano però i venti che potrebbero raggiungere velocità elevate fino a 80/100 km/h e che pertanto potrebbero causare danni ad alberi, verande, tettoie e cartellonistica pubblicitaria. Alla popolazione si raccomanda di usare la massima prudenza e di attenersi alle norme di comportamento previste in caso di pioggia intensa; evitare quindi spostamenti sia per non intralciare i soccorsi e soprattutto per evitare di mettere a rischio la propria incolumità.

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