CATANIA – È stato per un periodo il regno incontrastato dei Nizza. Via Stella Polare ha rappresentato a San Cristoforo, anzi più precisamente nel rione Angeli Custodi di Catania, la roccaforte criminale dell’uomo d’onore Daniele Nizza e del fratello Salvatore, detto ‘mpapocchia. Qui hanno creato la loro casa, che è stata poi confiscata, per dominare da vicino il fortino criminale dello spaccio. Daniele finisce in manette oltre dieci anni fa per la retata Stella Polare, Salvatore invece è arrestato nel blitz Polaris nel 2016. Coinvolto anche il figlio Dario e una serie di gregari e soldati che hanno formato l’esercito dello spaccio di quella zona catanese.
Il 18 novembre scorso la Corte di Cassazione ha chiuso definitivamente – o quasi – i capitoli giudiziari collegati a quell’inchiesta antidroga. E alcune condanne definitive si sono trasformate in ordini di carcerazione che nei giorni scorsi sono stati eseguiti dai carabinieri. Come ad esempio Giuseppe Pastura e Girolamo Marsiglione, nomi di un certo livello nell’organigramma del gruppo mafioso dei Nizza, collegato ai Santapaola Ercolano.
La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza impugnata limitatamente alle attenuanti generiche e alla determinazione della pena inflitta ad Antonino Stagno – in appello condannato a 7 anni e 8 mesi – e rinvia per nuovo giudizio sul punto. Per il resto la Corte dichiara inammissibile il ricorso e quindi definitivo l’accertamento della responsabilità. Annulla la sentenza limitatamente alla determinazione della pena inflitta nei confronti di Antonio Raineri, che ridetermina in 9 anni 1 mese e 10 giorni. Rigetta il ricorso di Salvatore Nizza, condannato in appello a 18 anni 2 mesi e 20 giorni. Dichiara inammissibili i ricorsi di Kevin Bonfiglio (in appello 7 anni 6 mesi e 10 giorni), Antonino Castelli (in appello 10 anni 5 mesi e 10 giorni), Francesco Conte, Ignazio Cusmano (in appello 9 anni 10 mesi e 20 giorni), Francesco D’Agata (in appello 10 anni 5 mesi e 10 giorni), Luigi Orazio Di Bella (in appello 9 anni 1 mesi e 10 giorni), Rosario Grillo (in appello 11 anni 10 mesi e 20 giorni), Gaetano Litrico (in appello 9 anni 1 mese e 10 giorni), Giovanni Magrì (in appello 1 anno pena sospesa), Girolamo Danilo Marsiglione (in appello 9 anni 11 mesi e 10 giorni), Giuseppe Napoli (in appello 3 anni 8 mesi e 18 mila euro di multa), Dario Nizza (in appello 8 anni 10 mesi), Rosario Noè (in appello 4 anni 8 mesi), Giuseppe Davide Pastura (in appello 9 anni e 8 mesi), Claudio Rapisarda (in appello 13 anni e 4 mesi), Andrea Rubera (in appello 2 anni e 6 mesi), Bernardo Russo (in appello 13 anni e 4 mesi), Salvatore Mario Saitta (in appello 10 anni 1 mese e 20 giorni), Domenico Walter Sorrentino (in appello 11 anni 5 mesi e 10 giorni), Salvatore Stabile (in appello 9 anni 1 mese e 10 giorni), Giovanni Tomaselli (in appello 10 anni 5 mesi e 10 giorni), Marco Verona (in appello 11 anni e 2 mesi), Giuseppe Vinciguerra (in appello 12 anni 10 mesi e 20 giorni).