Terremoto nel catanese: non si ferma lo sciame sismico - Live Sicilia

Terremoto nel catanese: non si ferma lo sciame sismico

Questa mattina alle 7.30 scossa di magnitudo 3.1. Una notte tormentata per i catanesi.

CATANIA – Una sequenza sismica è in atto nel catanese, da ieri sera si susseguono una serie di scosse che hanno creato paura e panico tra le persone. Soprattutto a Motta Sant’Anastasia, città etnea più vicina all’epicentro.

Il terremoto più forte è quello di ieri sera alle con epicentro a circa 6 km a sud-ovest di Motta Sant’Anastasia in provincia di Catania, con ipocentro a una profondità di circa 11 km. Era stata preceduta da altri eventi, il maggiore dei quali, di magnitudo 3.1, alle 21.58, anche questo avvertito nel Catanese. Le due scosse sono state avvertite nel catanese, siracusano e anche a Ragusa.

Sono decine e decine le scosse registrate per tutta la notte. L’evento di maggiore intensità, di magnitudo 3.1, è stato registrato dall’Ingv alle 7.14 di stamattina. L’ipocentro è stato localizzato a una profondità di circa 10 chilometri. Non risultano, al momento, segnalazioni di danni a cose o persone. La Protezione civile regionale ha invitato, a scopo precauzionale i sindaci delle aree interessate ad attivare la ‘fase di attenzione’ e quanto previsto dai piani di Protezione civile.

Il comunicato della protezione civile e i consigli per il terremoto.
In relazione alla sequenza sismica in corso nella piana di Catania, a 6 Km a sud-ovest di Motta S.A. La Protezione Civile Regionale invita i Sindaci ad attivare FASE DI ATTENZIONE e quanto previsto dai piani di PC.
Nel caso di eventi sismici o di sciami sismici di intensità medio-bassa avvertiti dalla popolazione ma che non fanno registrare danni evidenti alle strutture, il Sindaco e il responsabile comunale PC, ciascuno:

  1. segue l’eventuale evoluzione del fenomeno e dei suoi effetti;
  2. mantiene i contatti con la Sale e le Strutture Operative attive sul territorio: SORIS – 800 404040; SUES-118; 112 Forze dell’Ordine, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale; Prefetture; Servizio Rischio sismico e vulcanico di questo DRPC (ing. Ninni La Spina 3201827468) e Responsabile Territoriale ing. Giovanni Spampinato 335 7126782); nonché, ove del caso, con la Sala Situazioni Italia SSI del DPC – 06 682265;
  3. verifica il Piano Comunale di Protezione civile e i piani di evacuazione degli edifici pubblici e delle scuole in particolare;
  4. pre-allerta i referenti delle attività previste nel Piano di protezione civile (in particolare: il referente del COC – Centro Operativo Comunale e le Associazioni di Volontariato operanti nel territorio comunale o viciniori) verificandone la reperibilità;
  5. verifica l’effettiva disponibilità di aree libere e idonee per l’attesa (avendo cura di assicurarne l’accessibilità in quanto le stesse costituiscono i luoghi di prima accoglienza per la popolazione) e per il ricovero della popolazione;
  6. verifica l’effettiva disponibilità di edifici sismo-resistenti per allocarvi eventuali centri operativi o funzioni strategiche;
  7. adotta ogni utile ulteriore provvedimento, anche in via preventiva e precauzionale, atto a ridurre eventuali e conseguenti rischi per la popolazione.

Inoltre, nel caso di eventuali ulteriori scosse avvertite dalla popolazione:

  1. attiva il COC anche in modalità ridotta per seguire l’evoluzione del fenomeno e dei suoi effetti e per le eventuali successive attivazioni;
  2. valuta la sospensione temporanea delle attività (in particolare quella scolastica) nelle strutture non antisismiche e a maggior vulnerabilità;
  3. raccoglie segnalazioni e informa il DRPC Sicilia – SORIS su eventuali danneggiamenti e/o dell’aggravarsi di quelli in atto, al fine, se del caso, di consentire specifici sopralluoghi tecnici anche a cura del comune stesso;
  4. Informa i cittadini in merito alla pericolosità sismica che connota il territorio, alla vulnerabilità degli edifici e ai comportamenti più corretti da adottare;
  5. verifica, prima dell’utilizzo, l’agibilità degli edifici e delle infrastrutture con priorità per quelli strategici e rilevanti ai fini di protezione civile (municipi, ospedali, scuole, caserme, ponti, viadotti) e della viabilità;
  6. pone attenzione agli edifici e manufatti particolarmente vulnerabili e/o con danneggiamenti pregressi e/o comunque con particolari situazioni di rischio, adottando tutti i necessari provvedimenti al fine di salvaguardare l’incolumità dei cittadini.

Si assicura che all’interno del territorio comunale, vengano monitoratati, da parte degli enti proprietari e gestori e/o possessori o utilizzatori, le strutture e infrastrutture strategiche e/o rilevanti ai fini di protezione civile (ospedali, presidi sanitari e ospedalieri, municipi, caserme, ponti e viadotti, infrastrutture e reti di comunicazione e di trasporto energia, gas e acqua, edifici scolastici, di culto e per altre attività).

Il Sindaco si fa parte attiva con tali enti chiedendo di:

  1. svolgere tempestivamente verifiche di vulnerabilità e agibilità, anche speditive, delle medesime strutture di competenza;
  2. predisporre e/o verificare i piani, anche speditivi, di evacuazione degli edifici e delle infrastrutture e, per le strutture ospedaliere, i piani di massiccio afflusso, controllo di tutte le strutture pubbliche per aperture in sicurezza.
    GGR/Drpc Sicilia

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