PALERMO – Il Tar Catania riapre le scuole di Siracusa dopo che il sindaco le aveva chiuse: stop all’ordinanza del sindaco che disponeva la chiusura.
La città è in zona arancione e secondo il quadro che si era delineato nelle scorse ore sembrava che ciò bastasse per poter chiudere le scuole. Per il tribunale amministrativo regionale della città etnea, però, non è così: la norma nazionale dice che le scuole si possono chiudere solo in zona rossa. E, così, la regola nazionale è “prevalente” sulla disposizione del governatore Musumeci che invece permette la chiusura in zona arancione. Insomma, per il tribunale, la scuola deve tornare in presenza.
Contro la chiusura delle scuole a Siracusa è sceso in campo ieri il Ministero dell’Istruzione. Roma ha impugnato l’ordinanza del sindaco Francesco Italia. Adesso arriva il decreto del presidente del Tar Daniele Burzichelli che accoglie la richiesta di sospensione del Ministero. Dopo avere citato il contesto normativo nazionale, il decreto afferma che “l’ordinanza impugnata viola i parametri normativi appena indicati, che appaiono prevalenti rispetto a quanto disposto con ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n. 1 in data 7 gennaio 2022”.
Festeggia il “Comitato scuola in presenza”. “Il TAR – si legge in un comunicato – chiarisce, ancora una volta, che il potere discrezionale dei sindaci in materia di chiusura delle scuole può essere esercitato esclusivamente in zona rossa. Tale decisione, assieme al chiaro dettato normativo ed ai pareri delle autorità sanitarie, avrebbe dovuto mettere la parola fine ad una vicenda incredibile e grottesca, tristemente giocata sulla pelle di bambini e ragazzi”.
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