25 aprile, scontro tra maggioranza e opposizione sull'antifascismo - Live Sicilia

25 aprile, scontro tra maggioranza e opposizione sull’antifascismo

Palazzo Madama approva il decreto Cutro con 92 voti favorevoli e 64 contrari

L’esame delle due mozioni sul 25 aprile al Senato scatena una polemica tra maggioranza e opposizione. Il centrodestra vota quella del centrosinistra che però non ricambia: “Manca la parola antifascismo”.

Si scalda l’Aula del Senato quando a prendere la parola sono il capogruppo del Pd Francesco Boccia e il capogruppo FdI Lucio Malan.  A far sussultare i senatori FdI sono le parole di Boccia “ci aspettavamo sostegno senza condizioni”, i meloniani chiedono a gran voce “perché non possiamo presentare una mozione nostra?”. Anche dai banchi del Pd parte un po’ di trambusto. Il presidente La Russa è costretto a intervenire più volte e a richiamare a “un tono accettabile da tutti”. 

Malan fa notare che “antifascismo” non è scritto in nessuna parte della nostra Carta: “Dite che non votate la nostra mozione perchè non c’è la parola antifascismo: ma c’è scritto che condanniamo tutti i totalitarismi, siamo contro il fascismo, quindi c’è, è la stessa cosa”. “Secondo questo principio – aggiunge – i parlamentari costituenti non avrebbero dovuto votare la Costituzione perchè in quel testo non c’è la parola ‘antifascista’. Siamo stupiti che non la votiate”.

Inoltre i partiti di governo chiedono agli avversari l’abiura dei totalitarismi, anche e soprattutto del comunismo. Ma anche su questo punto le strade non si incontrano. Il Pd risponde: “I comunisti italiani hanno avuto nella nostra storia doppiezze e contraddizioni, ma si sono battuti per la libertà”.  

Palazzo Madama approva il decreto Cutro con 92 voti favorevoli e 64 contrari.

Il provvedimento del governo passa ora alla Camera, che lo deve convertire entro il 10 maggio. “Di fatto torna la logica dei decreti Salvini”, afferma il sottosegretario leghista all’Interno, Nicola Molteni.

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Dal centrodestra alle opposizioni arriva una unanime condanna, ‘è indecente’, della vignetta satirica apparsa stamane sul ‘Fatto Quotidiano’ sulla sorella della premier Meloni.


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