In un contesto caratterizzato da lentezza procedurale, e pratiche perse nelle sabbie mobili della burocrazia, è sorprendente la velocità dell’iter con cui Michele Fidelbo, l’uomo del Presidio territoriale assitenziale di Giarre, e marito del capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro, è riuscito ad ottenere dalle casse della Regione un finanziamento da 350mila euro .
Come scrive oggi il quotidiano La Repubblica, “la società che fa capo a Fidelbo, la Solsamb srl, si costituisce il 26 settembre 2007, appena due mesi prima della presentazione del progetto. Progetto che viene proposto ufficialmente dal Consorzio Sanità digitale e ambiente (di cui la Solsamb fa parte) e che si è costituito il 20 novembre. Esattamente quattro giorni dopo, il 24 novembre 2007, il progetto in questione arriva sul tavolo del direttore generale della Asp”.
Una velocità quantomeno insolita, dunque, soprattutto alla luce del fatto che “Solsamb e Consorzio Sda hanno zero dipendenti – si legge sul quotidiano – e nessuna attività ma, nel giro di 48 ore, la Asp 3 di Catania approva e trasmette il progetto alla Regione. All’assessorato alla Sanità, allora guidato da Roberto Lagalla (al governo c’è Cuffaro), il progetto della Solsamb arriva il 26 novembre e il giorno dopo, con parere tecnico favorevole, viene spedito al Ministero della Salute per accedere al relativo finanziamento”.
Soldi che arrivano puntualmente il 30 luglio di quest’anno: “L’assessorato regionale alla Salute destina un finanziamento ministeriale di 506 mila e 398 euro al Pta di Giarre – prosegue l’articolo di Repubblica -. Il 30 luglio 2010 il direttore generale della Asp Calaciura firma la convenzione con la Solsamb assegnando alla società di Fidelbo 350 mila euro, metà dei quali da pagare entro un mese. Così il 15 settembre la Solsamb riceve i primi 175 mila euro. Gli altri arriveranno a fine marzo, ma il progetto prevede il suo completamento in altri due anni quando – si legge nella delibera – alla società andrà ‘una somma di importo proporzionale ai finanziamenti che saranno successivamente erogati dall’assessorato, in ragione dell’importo riferito al progetto iniziale’: cioè un milione e 200 mila euro”.