Sono i ragazzi di Giovane Italia, il movimento giovanile del Popolo della Libertà, gli autori degli striscioni con la scritta ”Siamo indagati e condannati, vogliamo fare i deputati”, affissi questa notte per le strade del centro di Palermo. In questo momento una cinquantina di giovani sta presidiando l’ingresso dell’Ars. Hanno tutti dei cartelli dove ironicamente rendono nota la propria condanna o l’inchiesta giudiziaria cui sono soggetti e per questo rivendicano un seggio a Palazzo dei Normanni. Tra questi: ”Condannato per falso e abuso di ufficio”, ”Arrestato per concussione”, ”Indagato per concorso esterno in associazione mafiosa”.
”E’ arrivato il momento di dire basta e di gridare ad altissima voce che vogliamo un Parlamento pulito e partiti che abbiano il coraggio di guardarsi dentro e fare pulizia al loro interno”, spiegano Mauro La Mantia e Giancarlo Russello, presidente regionale e coordinatore di Palermo della Giovane Italia.
”E’ questo lo spirito dell’iniziativa che abbiamo organizzato oggi pomeriggio davanti la sede del Parlamento regionale e che abbiamo annunciato con la provocazione degli striscioni apparsi questa mattina a Palermo”. ”Il salvataggio del seggio dell’onorevole Catalano, condannato per abusivismo edilizio, – concludono – è certamente la goccia che ha fatto traboccare il vaso”.