PALERMO – Timone più fermo, nelle intenzioni della Regione, per guidare il naviglio dei Beni culturali nell’Odissea Pnrr e nel pelago della programmazione europea che, presto, verrà: la nuova testa, più “europea”, all’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana, scelta con delibera di giunta, è quella di Calogero Franco Fazio, nominato nuovo direttore Generale.
La scelta
Dirigente di terza fascia e caposervizio della Regione, Fazio assumerà l’incarico occupato ad interim dall’estate per la scadenza del contratto del predecessore, per due anni: “Quelli decisivi – dice l’assessore Alberto Samonà – per cogliere le imminenti opportunità offerte al settore dei Beni culturali dalla nuova programmazione comunitaria e dal Pnrr”. Secondo il governo, con il conforto del parere della segreteria tecnica, dunque, la scelta sarebbe caduta dopo l’interpello e il conseguente esame delle referenze dei dirigenti aspiranti, sul suo curriculum proprio in forza della dichiarata capacità non solo progettuale – e nel portare in approdo progettazioni esecutive – ma, a fortiori, nella buona propensione alla gestione ed esecuzione degli strumenti di programmazione finanziaria sovraregionale: i “criteri di selezione maggiormente qualificanti – si legge infatti nella delibera – sono stati individuati nel grado di autonomia e responsabilità, nell’ambito specifico della programmazione e della gestione dei fondi e dei programmi comunitari, nazionali e regionali, e con esperienza, anche, in interventi di restauro, riqualificazione o realizzazione di siti e infrastrutture di interesse culturale o religioso”.
Il curriculum
Scelta d’esperienza: “Calogero Franco Fazio (laureato in Geologia a Palermo con master in Gestione ambientale e Diritto amministrativo, ndr) – spiega ancora Samonà – è da trent’anni dirigente della Regione e responsabile di servizio da oltre 15 anni, in ultimo con funzioni di caposervizio all’assessorato Infrastrutture. Nella scelta ha contato molto la competenza accertata sul raggiungimento degli obiettivi, riguardanti per esempio il Po Fesr sia nella programmazione 2007/13 che 20014/20. Circostanza essenziale, visto che il nostro assessorato si troverà presto nella disponibilità di ingenti fondi da intercettare e da programmare bene nella imminente programmazione 2021/27. Emerge pure grande esperienza in interventi su poli di grande interesse culturale e alta attrattività turistica, oltre a diversi bandi pubblici in materia di edilizia e riqualificazione urbana, e al raggiungimento comprovato di vari obiettivi di spesa. In altre parole: ha portato a compimento progetti esecutivi su edifici civili e religiosi sottoposti a vincolo”.