Il sindaco Diego Cammarata ha inaugurato oggi il parcheggio sotterraneo, il primo in città, di piazza Vittorio Emanuele Orlando. Presenti all’inaugurazione anche l’assessore alle infrastrutture Patrizio Lodato, il progettista e direttore dei lavori Giuseppe Li Calsi e i rappresentanti dell’impresa costruttrice .
“Il parcheggio di piazza Vittorio Emanuele Orlando – dice il sindaco Cammarata – che abbiamo la gioia di consegnare oggi alla città, è il primo parcheggio sotterraneo della nostra città ma non sarà l’unico. Sono già avviate, infatti, le procedure per un altro parcheggio sotterraneo interamente meccanizzato in piazza Sturzo. Questo del tribunale è quello di cui siamo particolarmente orgogliosi perché oltre a rappresentare una grande opera pubblica molto attesa in città assicura un gran numero di posti auto (anche a servizio del Tribunale) in una zona centrale della città e contribuisce a migliorare il volto di un’area, quella antistante il Palazzo di Giustizia, che negli anni era stata particolarmente afflitta dal traffico e dalla sosta selvaggia. L’impresa che si è aggiudicata l’appalto in project-financing – rileva il sindaco – ha realizzato l’opera nei tempi prescritti e con le modalità rese necessarie anche dalle prescrizioni del Ppe e della Sovrintendenza ai beni culturali e si è dimostrata in grado di recuperare il tempo di interruzione dei lavori determinata da ritrovamenti storici. Il parcheggio e la piazza oggi consentono a Palermo di superare un gap evidente con altre grandi città italiane dove i parcheggi sotterranei sono numerosi. Questo traguardo è importante non solo dal punto di vista sostanziale, poiché offre ai cittadini oltre 400 posti auto a rotazione, ma anche dal punto di vista simbolico perché conferma che tutte le attività avviate da questa amministrazione sul fronte delle opere pubbliche cominciano a dare frutti. I molti cantieri aperti vengono conclusi : dopo questo parcheggio, di cui da palermitani dobbiamo essere fieri e soddisfatti, sarà la volta delle tre linee di tram e del passante ferroviario e così via – conclude il sindaco – superando un divario infrastrutturale che poneva Palermo tra le città più arretrate sul fonte degli interventi per la mobilità urbana”.
DATI E CARATTERISTICHE DEL PARCHEGGIO
Il parcheggio si sviluppa su quattro piani sotto l’attuale livello stradale, con un interpiano di 3 mt, per una profondità complessiva di circa 14 mt. e una superficie lorda di circa 5.000 mq. per piano. L’ ingresso carrabile al parcheggio è stato riconfermato lungo il margine pedonale ad est della piazza V. E. Orlando mentre l’uscita carrabile del parcheggio pubblico immette sulla via Goethe. La rampa, in origine unica per tutti i quattro piani, a causa di un ritrovamento archeologico è stata modificata utilizzando, per il passaggio dal terzo al quarto piano la rampa interna a doppio senso mentre per il passaggio dal terzo al secondo e al primo una rampa unica a senso unico nella stessa posizione di quella originaria e dal primo al piano della piazza una nuova rampa che immetterà però sempre sulla via Goethe.
Durata dei lavori : 30 mesi come da convenzione
Importo dei lavori € 16.000.000, 00 (Capitale interamente privato)
Posti auto totali 850, così distinti:
– Posti auto a disposizione del tribunale n° 142;
-Posti auto a rotazione n° 447;
-Posti auto disabili n° 16;
-Box e stalli in vendita n° 217
SISTEMAZIONE DELLA PIAZZA V.E. ORLANDO
Le scelte progettuali per la nuova sistemazione della piazza Vittorio Emanuele Orlando hanno avuto come base le indicazioni del P.P.E. e, in fase di Conferenza di Servizi, le prescrizioni della Soprintendenza per i BB.CC.AA. .
Indicazioni che sono state poste al centro dell’intera sistemazione, ricostituendo sia nella giacitura, sia con un leggero salto di quota rispetto all’attuale, le mura di un “Bastione” demolito in modo iniquo per far posto al Palazzo di Giustizia.
Il resto della piazza si mantiene volutamente su un pacato allestimento, al fine di rendere questo spazio caratterizzato proprio dal nuovo giardino; a tal fine si è scelto di definire il “giardino” su un piano intermedio determinando un’area, adiacente il Palazzo di Giustizia, e un’altra “urbana” a una quota più bassa.
Lo spazio urbano che si trova a una quota più bassa del giardino, è stato concepito sia nei materiali sia nell’arredo come uno spazio urbano pedonale. Quindi uno spazio aperto e “assolato” nel quale trovare “ombra”: è un compito assolto dal nuovo giardino e dal porticato esistente.