ROMA – Quirinale, in un clima di grande caos è arrivata una fumata nera nel primo giorno di voto per eleggere il presidente della repubblica. La giornata di ieri si è caratterizzata per l’avvio di interlocuzioni tra i leader politici di maggiore spicco, primo fra tutti il premier Mario Draghi che ha incontrato nel pomeriggio Matteo Salvini. Il leader del Carroccio ha parlato anche con il segretario del Pd Enrico Letta e con l’ex premier dei Cinquestelle Giuseppe Conte.
Una serie di incontri che al momento, però, non ha portato a un accordo tra le forze politiche. Se si vuol vedere il bicchiere mezzo pieno la buona notizia sta nel fatto che almeno i leader dei partiti degli schieramenti opposti e tenuti insieme in Parlamento dalla larga intesa che sostiene il governo Draghi, hanno avviato un dialogo, come conferma una nota congiunta Lega-Pd al termine dell’incontro tra Salvini e Letta. La giornata è ruotata sul nome di Mario Draghi, ma nel Centrodestra persistono le difficoltà su un suo trasferimento al Quirinale. La seconda votazione è prevista per oggi pomeriggio alle 15.
Dopo i tanti nomi annunciati nei giorni scorsi i partiti scelgono di votare scheda bianca (672). Oltre alle bianche, ci sono state 49 schede nulle. I voti dispersi sono stati pari a 88. In tutto i presenti e i votanti sono stati 976 rispetto ai 1.008 previsti.