PALERMO – “Il commissario ad acta per il raddoppio e la messa in sicurezza del Ponte Corleone, Matteo Castiglioni, nominato dal ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, abbia il coraggio e la forza di abbattere l’opera e ricostruirla, se il caso chiedendo supporto al Genio pontieri dell’Esercito in modo da evitare quello che si presenta oggi come un pericolo pubblico, considerata la situazione di pericolosità dovuta alla fatiscenza dell’infrastruttura”. Lo dice Totò Lentini, capogruppo dei Popolari e Autonomisti all’Ars e candidato a sindaco di Palermo.
“La situazione è diventata sempre più insopportabile e intollerabile per quanti sono costretti ogni giorno a transitare da viale Regione Siciliana in entrata e uscita verso Catania e Messina e Trapani, quanto sta accadendo grida allo scandalo. Per non parlare dei mezzi delle forze dell’ordine e di soccorso che hanno necessità assoluta di percorrere quella strada anche per raggiungere gli ospedali palermitani”.
“Da diversi mesi ormai è stato nominato Castiglioni come commissario, il progetto c’è e i fondi ci sono – aggiunge Lentini – ma non si hanno notizie chiare sui programmi e sui tempi sulla realizzazione e sistemazione di un’opera in modo da ripristinare la normale viabilità che al momento è paralizzata come dimostrano i disagi che stanno patendo ormai da settimane gli automobilisti, è ora di dire basta ai tentennamenti e all’incertezza che si consumano sulle spalle dei cittadini vittime di una burocrazia che li flagella quotidianamente. I governi nazionale, con in testa il sottosegretario Giancarlo Cancelleri, e se il caso anche quello regionale si diano una mossa per sbloccare dalla paralisi una infrastruttura essenziale e insostituibile per Palermo”, conclude Lentini.