PALERMO – Si apre oggi alle 10 al Politeama Garibaldi “Sicilian Reflections” mostra visuale immersiva. Il visitatore entrerà nella Sala degli specchi del celebre teatro e sarà catturato da un gioco di immagini, suoni e riflessi che circondano e avvincono. Sicilian Reflections è l’installazione immersiva appositamente allestita con l’impiego di proiettori di ultima generazione superfici a specchio sul pavimento, al soffitto e alle pareti.
Il progetto, frutto dell’opera visuale e musicale di tre artisti, rappresenta un unicum nella proposta culturale della città, un’esperienza senza precedenti, fortemente voluta dalla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana per valorizzare i meravigliosi spazi del Politeama prospicenti via Amari.
L’installazione si configura come un viaggio in una dimensione inedita e sorprendente. La Sala degli Specchi diventa per questa esperienza una scatola di riflessi che annulla e trasforma la spazialità in una
dimensione priva di confini. Grandi sculture tridimensionali in movimento, drappeggi, simboli, per un’opera che si discosta dai colori classici dell’arte figurativa, con tonalità forti ed inusuali, quasi pop. Scansioni 3d di modelli reali, uomini e donne comuni, i cui dettagli anatomici sono volutamente sfumati quasi a voler togliere identità ai modelli e vestirli, oltre che dell’impalpabilità tipica della raffigurazione religiosa, di pattern inediti che decorano i corpi come delle gigantesche maioliche.
La governance della Fondazione sottolinea la prospettiva innovativa della mostra multimediale, che offre al fruitore una esperienza percettiva multisensoriale, avvolto come è da immagini e suoni, e che si pone in linea con la visione artistica generale che la FOSS sta mettendo in campo negli ultimi mesi. Il fruitore esperisce la complessa semplicità del dualismo luce e buio, in una fusione mistica, attraversato dalle diverse lunghezze d’onda del suono, creato dalla sinergia tra il maestro Andrea Morricone e il producer Siciliano Cristian Viviano, che si traduce in colore generando una sinfonia di immagini pervasive. Un cortocircuito di strumenti usualmente classici attraversati da sintetizzatori e drum machine tipici del sound elettronico. L’artista visuale Dario Denso Andriolo ha rielaborato le immagini, partendo da modelli reali.
“ Questa mostra fa parte di un programma molto ampio di rilancio delle attività della Fondazione – dice l’assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, Manlio Messina. – L’anno scorso la Fondazione ha primeggiato con le sue produzioni a livello nazionale e non solo, basti pensare alla Settimana internazionale di musica sacra a Monreale. Questa mostra fa parte di un percorso estremamente vario che riguarda tutta l’attività della Fondazione come le Domeniche civiche, cioè aprire il teatro alla città con argomenti che non necessariamente riguardino la musica, per portare poi gli spettatori sicuramente anche ad ascoltare la musica. Un plauso va alla Fondazione e agli artisti che hanno realizzato questa suggestiva installazione, mettendo insieme nuove tecnologie e approccio multidisciplinare per proporre ai visitatori una offerta culturale innovativa e di alto profilo, grazie ad una proficua collaborazione tra enti pubblici e privati”.
Dal momento del suo insediamento, il commissario della Foss, Nicola Tarantino, ha lavorato attivamente perché il Politeama Garibaldi riconquistasse la sua centralità: “Non era solo l’Orchestra a dover essere rilanciata ma anche il teatro con la sua monumentalità e la sua espressività. Così abbiamo pensato a questo bando aperto alle realtà del territorio. E questa mostra è un progetto volto ad una nuova valorizzazione degli spazi del Politeama.”
Anche all’assessore comunale alla cultura Mario Zito, non sfugge la valorizzazione di un luogo che è simbolo della città. “Questa mostra ci fa scoprire il teatro in un modo diverso. Il teatro si può leggere in
tantissimi modi. Chi ha fatto l’esperienza di salire nelle terrazze del Politeama sa benissimo che è una delle cose più emozionanti che si possono fare. E questa mostra aggiunge emozioni a quelle che già si
provano guardando il monumento. Poi per me si chiude anche un cerchio visto che l’artista che ha immaginato tutto è stato un mio tesista e oggi è collega in Accademia di belle arti”.
Il visual artist Dario Denso Andriolo, ideatore dei contenuti video, descrive il progetto come “un’indagine, una messa in scena che sottolinea come in una dimensione contemporanea masmediale si registri progressivamente uno sfaldamento della comunicazione. Non c’è spazio, luogo o tempo in questa mostra. Io vengo dal mondo della scultura, ho rielaborato immagini reali a modo mio e questo è il risultato”. Andriolo è legato al Politeama fin da quando era un bambino quando il bus che lo portava al liceo si fermava alle spalle del Teatro. Il suo stupore di bimbo nel circumnavigare il teatro vuole ora trasformarsi nello stupore di tutti, stupore vissuto dall’interno. Oltre alle immagini assumono grande rilevanza i suoni e le musiche che accompagnano l’esperienza multisensoriale. Come sottolinea Viviano “le commistioni sonore a tratti dissonanti vogliono trasmettere tutta la tensione che abbiamo provato
nella creazione dell’opera. Le drum machine sono il cuore pulsante di una esperienza viva, i synth invece portano su un altro piano di riflessione e di emozioni. L’esperienza finale è una cosa mai vista, mai sentita, mai provata”.
Biglietti € 10 (con sconto per studenti e gruppi) in vendita alla Sala degli Specchi del Politeama Garibaldi, con ingresso dal giardino di via Amari e online sul circuito Tickettando: https://www.tickettando.it/film/31995. Ingresso con mascherina FFP2.