CATANIA – Alessandro Viglianisi, il 37enne morto per un incidente sul lavoro, non avrebbe avuto le competenze per manovrare l’enorme gru con cui si tranciano le bombole svuotate di gpl. Una di queste è scoppiata all’improvviso venerdì mattina, all’interno dell’azienda Eco Metalli nella zona industriale di Catania. I frammenti sono volati dappertutto. Uno di questi ha colpito un muro e di rimbalzo ha tranciato il vetro della cabina della gru e colpito alla testa Alessandro. A fare da miccia potrebbe essere stato un residuo di combustibile nella bombola: gas o dell’olio.
A chiarirlo saranno gli accertamenti che stanno svolgendo gli ispettori della Spresal dell’Asp sotto il coordinamento della Procura di Catania che ha aperto un fascicolo. È già stato iscritto nel registro degli indagati (ma al momento è un atto dovuto) il titolare della ditta. L’inchiesta ha lo scopo di verificare se ci siano state omissioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro.
“La dinamica dell’incidente appare già molto chiara ma attendiamo di conoscere gli esiti delle indagini dell’autorità giudiziaria – commenta l’avvocato Ettore Grippaldi, difensore dell’indagato – il mio assistito, già colpito da una tragedia, dovrà anche difendersi da un procedimento che spero si risolverà con un’archiviazione”.
Intanto domani sarà conferito l’incarico per l’autopsia sul corpo della vittima.