PALERMO – A fine agosto un giovane detenuto ha tentato il suicidio nel carcere Pagliarelli di Palermo. Le sue condizioni sono peggiorate. Ora è in coma. “Non può lasciarci indifferente quanto accade nelle carceri del nostro Paese, le statistiche sui suicidi in carcere sono sempre in crescita”, si legge in una nota della camera penale di Termini Imerese.
Il detenuto da mesi attendeva di essere inserito in una comunità terapeutica. “E’ necessario donare sollievo psicologico affinché i detenuti trovino equilibrio durante la vita detentiva, affrontando l’esperienza carceraria con consapevolezza e facilitando il percorso terapeutico-riabilitativo – si legge ancora nella nota dell’Osservatorio sulle carceri dell’organismo forense termitano – garantendo sempre il rispetto del diritto alla salute previsto dalla Costituzione e dal Corte europea per i diritti umani”. I percorsi terapeutici dei detenuti “devono essere garantiti in via esclusiva e con urgenza, in modo specifico quando si tratta di soggetti fragili, affetti da disturbi del comportamento e o da dipendenze”.
Ed ancora: “Il detenuto non deve mai diventare prigioniero di un iter burocratico lento e snervante, che può compromettere la vita della persona. Questa riflessione non diventi una lettera morta, ma sia motivo di interesse comune per agire in modo comune per la tutela dei diritti dei detenuti”.