Un voto a Forza Italia è un voto alla speranza della Sicilia e dell'Italia

Un voto a Forza Italia è un voto alla speranza della Sicilia e dell’Italia.

COMUNICAZIONE ELETTORALE
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“Dignità” è una parola che può riguardare il modo di essere di una popolazione, e ai siciliani nessuno può insegnare nulla, perché la loro storia, passata e recente, ci racconta di una comunità in grado di lottare e di superare con orgoglio, tenacia e forza anche le crisi più drammatiche. Ma “dignità” indica anche una condizione necessaria ai cittadini per permettere loro di condurre un’esistenza adeguata alle esigenze di ognuno. Ciò significa poter arrivare alla fine del mese, avere un lavoro che sia adeguato e decoroso, poter contare non solo sulla stabilità economica, ma anche sulla sicurezza di chi svolge mansioni usuranti e pericolose. Bisogna ricordare che nel 2022 all’Inail sono arrivate oltre 21mila denunce di infortuni e sono morte
38 persone, per la sola Sicilia.
Questo rende necessario un programma politico che affronti una serie di temi interconnessi fra loro. Forza Italia l’ha stilato e intende realizzarlo. Lavoro, sicurezza, infrastrutture e giovani rappresentano l’esempio più calzante di come i problemi di un Paese, e della nostra amata isola, possano essere risolti solo se affrontati globalmente. La messa in cantiere di nuove infrastrutture, quanto mai necessarie in Sicilia, farà da volano per la creazione di nuovi posti di lavoro, che devono essere sicuri e devono prevedere grande spazio per i nostri giovani.

Abbiamo necessità di risanare la nostra viabilità stradale, autostradale e ferroviaria, abbiamo bisogno di mettere la Regione nelle condizioni di stare al passo con il resto d’Italia e di collegarsi anche logisticamente ad essa attraverso la costruzione del ponte sullo Stretto, in grado da solo di garantire almeno 118mila posti di lavoro. Gli interventi che Forza Italia sosterrà una volta al governo per favorire imprese e occupazione prevedono incentivi alle aziende per le nuove occupazioni, la riforma del decreto dignità e del reddito di cittadinanza trasformandolo in una misura a sostegno dell’occupazione di sussistenza specifica, la reintroduzione del voucher per facilitare prestazioni occasionali, contrastare il lavoro nero e tutelare i lavoratori, la garanzia di un equo compenso a professionisti e lavoratori autonomi, l’aumento dei minimi tabellari, non ancora coperti dalla contrattazione, attraverso la contrattazione di prossimità. Per quanto riguarda poi l’obiettivo di combattere e sconfiggere il drammatico capitolo delle vittime sul lavoro, è necessaria la defiscalizzazione totale dei costi per la tutela dagli infortuni, anche attraverso l’introduzione di meccanismi premiali per le imprese che fanno sicurezza con modelli organizzativi trasparenti.

Non possiamo però permettere che la realtà del nostro Paese rappresenti un freno allo sviluppo professionale dei nostri giovani, le nuove leve del futuro. Dobbiamo impedire che siano costretti a trasferirsi all’estero per occupare posti di eccellenza, ma anche solo per lavorare con le dovute tutele. Il nostro programma prevede dunque un salario minimo di 1000 euro per apprendistato, praticantato e lavoro a tempo determinato, interventi sull’apprendistato professionalizzante, con investimenti su decontribuzione e percorsi di formazione, insieme con la semplificazione delle procedure burocratiche di accesso. I nostri ragazzi, i nostri figli, hanno bisogno di mutui e prestiti agevolati, aumentando quanto già previsto nel decreto Sostegni bis e dalla legge Finanziaria 2022. Il loro desiderio di fare impresa deve essere supportato e agevolato con incentivi alla creazione di start up tecnologiche di valenza sociale, anche attraverso strumenti di finanza innovativa. L’Italia, la Sicilia, stanno perdendo un pezzo di storia, con la graduale scomparsa dell’artigianato. Dobbiamo dare una speranza ai giovani che vogliono mantenere vive le antiche tradizioni, promuovendole e rilanciandole, facendo capire che per loro possono rappresentare una prospettiva lavorativa.

Tutto questo è possibile, è realizzabile, non rappresenta una vana promessa elettorale, perché il nostro partito, nella sua quasi trentennale storia, ha sempre dimostrato di realizzare gli impegni assunti. Un voto a Forza Italia al Parlamento (bisogna barrare solo il
simbolo!) e per guidare la Regione Siciliana è un voto alla speranza e per una nuova stagione per il bene del nostro Paese.

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