CASTELVETRANO (TP) – “I familiari le avevano consigliato di costituirsi parte civile nel processo per maltrattamenti nei confronti del marito e invece Maria Amatuzzo non lo volle fare perché, come riferito ai familiari, temeva una reazione”. Lo dice l’avvocato Vito Cimiotta, difensore del padre della giovane donna di 29 anni uccisa con dodici coltellate all’addome dal marito Ernesto Favara alla vigilia di Natale.
Il processo
Per Favara, attualmente in carcere a Trapani, a fine mese inizierà il processo per maltrattamenti. A ottobre 2022 Ernesto Favara aveva, invece, presentato una denuncia nei confronti della moglie per violazione degli obblighi di assistenza familiare. Querela che, dopo due giorni, fu ritirata dallo stesso Favara.