I donatori vanno in vacanza ma i degenti degli ospedali no. Il periodo estivo e’ senz’altro un momento difficile per i reparti di medicina trasfusionale degli ospedali di tutta Italia e stamattina e’ toccato all’Ospedale Villa Sofia-Cervello vedere i degenti far dietro front per le inattese inadempienze al loro bisogno di essere trasfusi. Questo mese sono stati numerosi gli appelli ai donatori che, probabilmente andati in vacanza, hanno dimenticato il grande impegno sociale ed etico che si erano prefissi di mantenere.
“Si cerca di far fronte alle priorità“, afferma Gaetano Lucania, dirigente medico che opera all’unità operativa di medicina trasfusionale dell’ospedale Villa Sofia-Cervello. “A volte ci si rivolge anche agli ospedali di Trapani, Canicattì o altre regioni d’Italia. Si evadono le emergenze, ma i pazienti cronici restano in attesa per 2 o 3 giorni, talvolta, prima di potere essere trasfusi”.
Oltre alla carenza di sangue, a causa delle vacanze, c’e anche il fatto che d’estate nel periodo che va dal 15 luglio al 30novembre, si adottano misure di sospensione dalla donazione per almeno 28 giorni per quei soggetti che abbiano visitato località considerate a rischio contrazione febbre del Nilo occidentale (West Nile Virus), provocata da infezioni che si trasmettono attraverso le zanzare.
Per non parlare, in aggiunta, delle richieste che arrivano dal pronto soccorso, priorità derivanti da fatti traumatici, e dei tanti affetti da talassemia che hanno bisogno di trasfusioni almeno ogni 15 giorni che fanno capo al centro di talassemia dell’ospedale Cervello. Il dottor Lucania propone di ottimizzare il calendario delle raccolte da parte delle associazioni per garantire la gestione del fabbisogno anche durante i periodi di vacanza estiva o invernale, magari essendo presenti in modo capillare sui territori di interesse turistico e ricercare il sostegno soprattutto mediatico locale che veicoli in modo più incisivo il messaggio di richiesta di aiuto ai cittadini al fine di sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica nei periodi critici. E, infine, continuare ad appoggiare fortemente la compensazione tra le regioni. Si fa appello al buon senso e alla solidarietà di tutti, poiché il piccolo sacrificio di ognuno possa rendere grandi aiuti a tanti.