CATANIA – “Un patto parasociale per dare stabilità ed efficienza al governo della società aeroportuale catanese, avviando in tal modo un percorso unitario della durata di anni quattro”. Lo chiamano “patto parasociale”, il nuovo colpo di scena che potrebbe scrivere nelle prossime ore il futuro della Sac, la società di gestione dell’aeroporto di Catania. Un “patto” che avrebbe il sapore velatamente autonomista, se non fosse che oltre alla Camera di commercio di Catania e all’Asi, commissariate dalla Regione del governatore dimissionario Raffaele Lombardo, è sceso in campo Alessandro Gambuzza, presidente della Camera di commercio di Ragusa. Carte alla mano il nuovo blocco interno alla Sac è forte di 5 voti su 8, cioè la maggioranza necessaria per eleggere cda, presidente e amministratore delegato. Alla base della sottoscrizione del patto parasociale ci sarebbe “uno stallo – si legge nel documento- che non sta consentendo neanche l’approvazione del bilancio di esercizio 2011. Tale situazione – recita ancora l’accordo – nel porre seri problemi nella gestione delle vicende più complesse (leggi caso Wind Jet), nonché delle altre rimaste in sospeso e non da ultimo l’approvazione del bilancio di esercizio la cui mancata approvazione, come da ultima assemblea del 3 agosto 2012, comporta il rischio di proiettare un’immagine negativa della Sac spa nei confronti di vari soggetti che con questa interagiscono”.
I protagonisti dell’accordo “manifesteranno uniformemente ed unanimemente il voto da esprimere nelle future assemblee, impegnandosi altresì a tenere continui ed opportuni contatti per definire una posizione condivisa da tenere in quest’ultime”. Oltre alla strategia vengono individuati gli obiettivi, a partire dalla “valorizzazione dell’aeroporto di Comiso”.
Su queste basi l’esito della seduta di oggi sembra scontato: Giuseppe Giannone, ad della Conad è quotato come presidente; Nico Torrisi, presidente di FederalBerghi Sicilia, dovrebbe diventare vicepresidente e amministratore delegato.
La prudenza è d’obbligo anche perché in ballo ci sono equilibri di rilievo nazionale e i protagonisti dello scontro, a partire da Ivan Lo Bello – vicepresidente nazionale di Confindustria e presidente della Camera di commercio di Siracusa, socio della Sac – difficilmente si tirano indietro.
(foto tratta da: radiortm.it)