PALERMO – Il centrodestra perde a Siracusa. Il candidato di Forza Italia, Fernando Messina, è stato confitto dal calendiano Francesco Italia, sindaco uscente che aveva incassato l’apparentamento con l’ex azzurro Edy Bandiera.
Uno scontro fratricida legato ai nuovi assetti del partito mutati con l’avvento del nuovo corso di Marcello Caruso, il candidato infatti è espressione del deputato regionale Riccardo Gennuso (nuovo frontman dei forzisti siracusani).
Il pallottoliere delle amministrative, dopo il secondo turno, si aggiorna con un centrodestra che vince soltanto in uno dei quattro capoluoghi di provincia chiamati al voto: Catania. Il test di valenza regionale non sorride all’allenatore Renato Schifani che aveva puntato le sue fiches sulla sfida aretusea.
Uno spartito totalmente diverso va in scena ad Acireale. Qui il derby interno al centrodestra se lo aggiudica il candidato azzurro Roberto Barbagallo, uomo vicinissimo al deputato Nicola D’Agostino.
Per l’occasione anche l’assessore Marco Falcone, che al primo turno appoggiava un altro candidato non approdato al secondo turno, si è accodato con la propria lista civica a Barbagallo seguendo gli ordini di scuderia palermitani. Gli altri partiti del centrodestra invece, a sostegno dello sfidante Nino Garozzo, masticano amaro.
La reunion del centrodestra imposta dai vertici regionali dei partiti per il ballottaggio ad Aci Sant’Antonio non ha portato il risultato sperato: il nuovo primo cittadino, infatti, è Quintino Rocca, volto storico del Pd locale sostenuto da varie realtà civiche.
L’altro derby tutto interno al centrodestra, quello di Piazza Armerina, se lo aggiudica Nino Cammarata, sostenuto da Fratelli d’Italia, Udc e una lista civica che batte Massimo Di Seri appoggiato da Forza Italia, Dc e la truppa deluchiana di Sud chiama Nord.
Risultati a macchia di leopardo che finiranno al centro di una verifica di coalizione e al netto delle scintille nate dal caso Trapani, c’è da scommettere che nei prossimi giorni i partiti della maggioranza che governa la Sicilia avranno vari conti da regolare.