Palermo, servizi ricreativi: polemica sul "parere politico"

Palermo, servizi ricreativi: polemica sul “parere politico”

La polemica sull'estate dei bambini. Ecco perché.

“Il Comune di Palermo subordina alla discrezionalità politica la valutazione di progetti rispetto ai quali la qualità dovrebbe essere l’unico criterio adottato. Lo denunciano – si legge in una nota – i gruppi dell’opposizione Progetto Palermo, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Misto, che oggi hanno chiesto durante il consiglio comunale il ritiro del bando per servizi ricreativi estivi rivolti ai bambini e alle bambine pubblicato ieri e che prevede come requisito obbligatorio di partecipazione la presentazione di una ‘lettera di condivisione’ da parte del Presidente della Circoscrizione”.

La polemica sui servizi

“Una richiesta – afferma la consigliera di ‘Progetto Palermo’, Mariangela Di Gangi (nella foto) – che in assenza di qualsiasi coinvolgimento dei Consigli di circoscrizione e di alcuna programmazione, si trasforma di fatto in un sostegno meramente politico e di parte a cui dovrebbero sottostare tutti i candidati. Di fatto un parere politico per essere ammessi alla selezione”. La ‘pietra dello scandalo’ è alla voce ‘requisiti necessari per accedere all’istanza’. All’ultimo punto ecco citata la ‘lettera di condivisione firmata dal Presidente della Circoscrizione’. “Le istanze – si legge – possono essere presentate entro il 29 giugno 2023”.

La nota del Comune

La notizia era stata data da una nota del Comune, pubblicata ieri: “È stato pubblicato, sul sito del Comune di Palermo, l’avviso per la realizzazione di attività estive ricreative da parte di soggetti del Terzo settore e rivolte a bambine, bambini, ragazze e ragazzi di età comprese tra i 3 e i 14 anni, con particolare attenzione ai soggetti con disabilità”.

Il sindaco e l’assessore

“Questa importante iniziativa a servizio del territorio ha lo scopo di favorire occasioni di inclusione sociale e di contrasto alle povertà educative, coinvolgendo minori e famiglie in attività ricreative che rappresentano preziose occasioni di formazione e di socializzazione. Tutto questo attraverso un’azione sinergica che vede il coinvolgimento delle Circoscrizioni e del servizio sociale territoriale e si concretizza in un accordo di rete che può mettere in collegamento le associazioni, le parrocchie, le scuole e tutti gli attori coinvolti nel sociale, per realizzare un progetto unitario e coerente”, aveva detto il sindaco, Roberto Lagalla. “Con la chiusura delle scuole spesso si verificano situazioni di isolamento sociale a discapito, in particolare, di ragazzi disabili – queste le parole dell’assessore alle Attività sociali, Rosi Pennino -. La volontà di questa amministrazione è quella di creare occasioni di intrattenimento con una valenza educativa, per incentivare aggregazione nei quartieri e fornire così un supporto concreto alle famiglie”.

L’opposizione non ci sta

L’opposizione non ci sta e attacca sui “tempi strettissimi per la presentazione delle offerte”. “Quanto basta – si legge – secondo i consiglieri Massimo Giaconia, Alberto Mangano, Carmelo Miceli, Rosario Arcoleo, Giuseppe Lupo e Fabio Giambrone, Giuseppe Miceli e Antonino Randazzo e le consigliere Mariangela Di Gangi, Teresa Piccione e Concetta Amella perché l’avviso venga ritirato in autotutela dalla dirigenza comunale” (Roberto Puglisi)


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