MESSINA – Troppo a lungo a capo dell’Università, e peraltro in autoproroga. La Procura apre un’inchiesta sulla proroga del mandato di rettore a Franco Tomasello per l’anno accademico 2012-2013. Il sostituto procuratore della Dda, Camillo Falvo, ha disposto le indagini agli uomini della guardia di finanza, che hanno già acquisito la documentazione relativa al mandato di proroga. L’ipotesi d’accusa è abuso d’ufficio, ma l’inchiesta è al momento contro ignoti. Già sentite alcune persone informate dei fatti.
L’apertura dell’inchiesta scaturisce dalle polemiche, sorte all’interno dell’ateneo messinese, quando il rettore Tomasello prorogò il suo mandato e quello degli organi elettivi. In 32, tra ricercatori e docenti, fecero ricorso al Tar contro quello che ritennero un arbitrio. Ricorso accolto dal Tribunale amministrativo regionale e successivamente confermato dal Cga, cui si era rivolta l’università per un giudizio di secondo grado. I giudici ribadirono che “nessun organo collegiale può, al di fuori di una previsione normativa che lo preveda e consenta, prorogare se stesso con provvedimento amministrativo”. Oggi è la Procura a voler capire se c’è il lecito o l’illecito nell’autoproroga del rettore di Messina. Al momento si tratta di un fascicolo aperto contro ignoti.