Palermo e gli incendi di luglio: danni per 18 milioni di euro

Palermo e gli incendi di luglio: danni per almeno 18 milioni di euro

Il Pd all’Ars chiede 20 milioni di ristori

PALERMO – La stima è per difetto e ancora provvisoria ma già così fa tremare le vene ai polsi. Gli incendi che hanno colpito Palermo la scorsa estate, distruggendo una trentina di case e la storica chiesa di Santa Maria di Gesù, hanno provocato danni per oltre 18 milioni di euro. A metterlo nero su bianco è la Protezione civile del Comune che ha provato a quantificare gli effetti dei roghi divampati tra il 24 e il 25 luglio nel capoluogo, rispondendo a un’interrogazione della consigliera Mariangela Di Gangi, con Valentina Chinnici del Pd che ha presentato un emendamento all’Ars per finanziare con 20 milioni i ristori per tutta l’Isola.

Le zone colpite

I tecnici hanno definito “eccezionale” l’evento sia per la vastità della zona colpita, da Capo Gallo a Cruillas, passando per Baida e Ciaculli, sia per le alte temperature di quei giorni, con il picco di 47 gradi registrato alle 15.42 dall’osservatorio astronomico della Torre Pisana di Palazzo dei Normanni, dato più alto dal 1865. L’incendio, nella mattinata del 24 luglio, era limitato all’area di Monreale ma nelle ore seguenti, complici il libeccio e lo scirocco, si è spinto alla zona di Inserra e a seguire Monte Gallo, ospedale Cervello, Villagrazia e Croceverde, mettendo in crisi la macchina degli interventi.

La conta dei danni

La conta dei danni è lunga: quelli maggiori riguardano via Polifemo, via Grotte Partanna, via Saffo a Mondello, via Castellana a Borgo Nuovo, via Orecchiuta, Santa Maria di Gesù, via Nicoletti, via Piero della Francesca a Cardillo, via Plauto a Sferracavallo con 30 case distrutte o rese inagibili e 41 famiglie sfollate. Poi c’è lo sfacelo della chiesa secolare di san Benedetto il Moro, per la quale si è mobilitato anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, l’allarme diossina scaturito a Bellolampo, a cui aggiungere i black-out che hanno avuto effetti nefasti su frigoriferi e congelatori. La stima, precisa la relazione redatta ad agosto, è “solo parziale” ed andrà incrementata: al momento si parla di un milione e mezzo di euro a beni pubblici, 11 e mezzo a beni privati, quasi 5 per le attività economiche e produttive, alcune migliaia di euro per l’assistenza agli sfollati.

Di Gangi: “Da Lagalla poche risposte”

“L’entità enorme e accertata dei danni è direttamente proporzionale alla gravità del fatto che il sindaco Roberto Lagalla non si sia adoperato, per ragioni di equilibri interni alla sua coalizione, per darvi risposta – attacca Mariangela Di Gangi di Progetto Palermo -. Ci sono cose, e questa è una di quelle, rispetto alle quali per prima l’amministrazione, soprattutto un’amministrazione che non ha più una maggioranza, dovrebbe mettere da parte l’arroganza e cercare, anzi favorire il dialogo con l’opposizione per trovare soluzioni ai problemi posti. È poi evidente che servono interventi strutturali che tirano in ballo lo Stato e la Regione per far fronte ad una situazione di rischio che se non affrontata può solo aggravarsi in futuro”.

Il Comune: “Polemiche strumentali”

Replica l’amministrazione comunale: “Abbiamo fatto tutto quello che era possibile per affrontare una situazione d’emergenza, mettendo in campo ogni possibile sforzo. Nessuna famiglia è rimasta senza un tetto e continuerà ad averlo, in attesa di una sistemazione definitiva. È evidente che si tratta di polemiche strumentali: come tutti dovrebbero sapere, la richiesta dello stato d’emergenza non è di competenza del Comune che ha sollecitato la Regione e lo Stato ad attivare ogni strumento previsto”.

Chinnici: “La Regione intervenga”

“È vergognoso che il governo regionale non preveda dei ristori in finanziaria per le vittime dei roghi di quest’estate in Sicilia – dice Valentina Chinnici, deputata Pd -. Parliamo di centinaia di cittadini e piccoli imprenditori che hanno visto andare in fumo pezzi importanti della loro vita. C’è chi ha pagato il prezzo più alto, chi ha perduto la casa, l’azienda, l’automobile. Il governo Schifani non solo non è riuscito a far riconoscere da Roma lo stato di emergenza ma addirittura non ha stanziato un solo euro per aiutare quei siciliani che sono stati colpiti da questi tragici eventi. Mi auguro pertanto che la maggioranza abbia un sussulto di dignità in aula e approvi il mio emendamento, sottoscritto da tutti i nostri deputati, che destina loro 20 milioni di euro”.


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