PALERMO – “Inaudito. Un’altra azione goffa e sfacciata sul capo dei siciliani, incantati dalla previsione di uno sconto che in realtà camuffava un aumento”. Così Michele Catanzaro, capogruppo all’Ars del Pd, commenta l’incremento delle tariffe dei biglietti dei treni siciliani a partire dal 2024.
Treni, l’attacco di Catanzaro
“A dicembre – dice Catanzaro – con i soliti annunci propagandistici ad effetto il presidente della Regione Renato Schifani e l’assessore alla Mobilità Alessandro Aricò annunciavano che insieme al nuovo contratto di servizio Regione siciliana-Trenitalia, ci sarebbe stata una riduzione delle tariffe pari al 5%. A gennaio, invece, i lavoratori e gli studenti siciliani hanno trovato un ulteriore aumento del 5% su singoli biglietti e abbonamenti. Ora basta – continua Catanzaro – come per i bonus dei biglietti aerei pretendiamo che il governo regionale faccia chiarezza e ci spieghi il perchè di un giochetto di prestigio maldestro orchestrato ai danni dei siciliani, quello dello sconto del 5% su un aumento del 10%”. “E’ un fatto gravissimo e irrispettoso – conclude il capogruppo Pd – in una terra piegata dal gap infrastrutturale che frena sviluppo e progresso. Per fortuna i siciliani stanno capendo come la politica del governo Schifani sia ormai solo una mera e incolore arte del sedurre a colpi di slogan e propaganda”.