USTICA (PALERMO) – È guerra sul nome di Benito Mussolini a Ustica, isola dove fu esiliato Antonio Gramsci, uno dei fondatori del Partito comunista italiano. La maggioranza di centrodestra, presentando una pregiudiziale, ha respinto la richiesta di revoca della cittadinanza onoraria al Duce presentata dalle minoranze. La proposta riguardava anche quattro gerarchi fascisti: Roberto Farinacci, Pietro Lanza di Scalea, Alfredo Cucco e Cesare Mori. Le opposizioni, il deputato regionale Ismaele La Vardera e Rifondazione comunista hanno gridato allo scandalo, eppure, secondo il sindaco dell’isola, Salvatore Militello, “Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Ustica”.
La Vardera: “Ustica vuole ancora Mussolini cittadino onorario”
A sollevare il caso è stato La Vardera. “Ho appreso dal capo dell’opposizione, il consigliere Diego Altezza, che proprio ieri il consiglio ha deciso di non votare la revoca della cittadinanza onoraria di Benito Mussolini – scrive La Vardera in una nota -. Andrò a parlare con il sindaco Militello, vicino a Fratelli d’Italia, per capire se nella sua cittadina vige ancora il regime o meno”.
Ferlisi: “Serve una legge per abolirla in tutta Italia”
A rincarare la dose subito dopo la nota di La Vardera, a nome del partito, è Frank Ferlisi, segretario provinciale di Rifondazione comunista. “L’amministrazione comunale di Ustica, dopo aver tentato di impedire l’intitolazione del plesso della scuola dell’infanzia ad Antonio Gramsci, si oppone alla revoca della cittadinanza onoraria al dittatore fascista Benito Mussolini – dice Ferlisi -. Questi atti di revisionismo storico sono pericolosi e segnano un evidente tentativo di cancellare i valori costituzionali su cui è fondata la nostra Repubblica”.
Le opposizioni: “Mussolini non merita questa cittadinanza”
“La cittadinanza onoraria è un titolo concesso per testimoniare la vicinanza e la riconoscenza di una comunità a un individuo, per le sue positive azioni e per i valori civili – scrivono invece i consiglieri di opposizione Diego Altezza, Martina Natale e Maria Ailara di Tutti insieme per Ustica -. Un dittatore che ha soppresso ogni libertà democratiche, che ha condotto l’Italia in un’avventura coloniale fatta di crimini di guerra e deportazione e che ha promulgato nel 1938 le leggi razziali, non merita questa cittadinanza. Numerosi comuni italiani hanno deciso di revocare la cittadinanza a Mussolini – concludono -. Intendevamo anche noi aderire all’iniziativa promossa dall’Anpi”.
Militello: “Mussolini non è cittadino onorario”.
“Ciò a cui si è assistito ieri sera è davvero squallido, indecoroso ed indegno”, è la replica del sindaco Militello, “sbigottito” dalla reazione impetuosa dei gruppi di minoranza in consiglio comunale. “La richiesta da parte del capogruppo di maggioranza di una pregiudiziale alla proposta di revoca sta nel fatto che nel 2006, a modifica del precedente, il consiglio comunale di Ustica ha approvato la nuova stesura dello Statuto Comunale ed in tale occasione istituito un albo delle ‘Cittadinanze Onorarie’ – spiega il primo cittadino -. In tale albo che parte dal 1985 non vi è iscritto il nome di Benito Mussolini. Quindi, – conclude il sindaco – Benito Mussolini non è cittadino onorario di Ustica”.