In Treatment, la versione italiana della celebre serie televisiva americana, presenta una narrazione profonda e complessa, ambientata nel contesto psicoterapeutico dello psicanalista Giovanni Mari, interpretato con maestria da Sergio Castellitto. La serie, diretta da Saverio Costanzo e prodotta tra il 2013 e il 2017, è un adattamento dell’originale statunitense “In Treatment” e si ispira al format israeliano “BeTipul” di Hagai Levi, conservando una struttura narrativa che segue gli incontri terapeutici di Giovanni con i suoi pazienti.
In Treatment: trama e caratteristiche
Attraverso le tre stagioni della serie, il pubblico assiste a sedute terapeutiche che rivelano la complessità emotiva e psicologica dei personaggi, inclusi quelli principali come Lea, interpretata da Barbora Bobuľová, e Pietro, interpretato da Adriano Giannini, che navigano attraverso crisi coniugali, fino a pazienti come Sara (Kasia Smutniak), Dario (Guido Caprino), e altri, ognuno affrontando proprie battaglie interiori, dalla lotta contro il cancro alla depressione, dalla crisi di vocazione all’ansia.
Il cast ricco di talenti contribuisce significativamente alla profondità della serie, con nomi noti del cinema italiano come Margherita Buy, Michele Placido, e Giovanna Mezzogiorno, che portano sullo schermo storie di fragilità umana e ricerca di senso, offrendo uno spaccato intimo e a tratti doloroso della psiche umana.
Una caratteristica distintiva di “In Treatment” è la fedeltà al format originale, con dialoghi e sceneggiatura che restano sorprendentemente fedeli alle versioni israeliana e americana, pur introducendo adattamenti culturali e ambientali che riflettono il contesto italiano. Questo aspetto è particolarmente evidente nel confronto tra i personaggi e le loro dinamiche relazionali, come mostrato nelle diverse interpretazioni dei personaggi di Sara e Laura nelle versioni italiana e americana, rispettivamente, offrendo una variazione nell’approccio terapeutico e nella relazione tra terapeuta e paziente.
“In Treatment” si distingue non solo per l’esplorazione della condizione umana attraverso il prisma della psicoterapia, ma anche per la capacità di adattare un format internazionale alla sensibilità culturale italiana, mantenendo al contempo un dialogo aperto con le sue controparti globale. La serie si rivela così un viaggio intrigante nell’animo umano, guidato dalla regia sapiente di Costanzo e dall’intensa interpretazione di Castellitto, che insieme creano un’opera che va oltre il semplice adattamento televisivo, per diventare una riflessione profonda sulla natura umana e sulla complessità dei legami che ci uniscono.