Omicidio atroce, diede fuoco alla compagna: chiesto il processo

Omicidio atroce, diede fuoco alla compagna: “Processo per “Ninni”

Marsala, l'assassinio di Anna Elisa Fontana: il punto sul processo
IL FEMMINICIDIO
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MARSALA (TRAPANI) – La Procura di Marsala ha chiesto il rinvio a giudizio per Onofrio “Ninni” Bronzolino, in carcere dallo scorso 22 settembre, con l’accusa di avere provocato la morte, a Pantelleria, della compagna Anna Elisa Fontana, gettandole addosso della benzina e dandole fuoco.

L’omicidio e il processo

L’udienza preliminare davanti al Gup del Tribunale di Marsala è stata fissata per il prossimo 3 luglio. L’inchiesta, coordinata dalla Procura marsalese, è stata condotta dal Nucleo operativo della Compagnia dei carabinieri di Marsala e dai loro colleghi della stazione di Pantelleria, con il supporto tecnico-scientifico del Ris di Messina e del Niat dei vigili de1 fuoco di Palermo.

“L’attività d’indagine, articolatasi principalmente nell’acquisizione delle dichiarazioni di familiari e di persone vicine alla coppia – spiega una nota a firma del procuratore di Marsala, Fernando Asaro – ha consentito, allo stato, di accertare che il Bronzolino avrebbe agito con premeditazione – avendo minacciato esplicitamente la compagna di darle fuoco nei giorni precedenti al fatto – ed a causa di un’esagerata e ingiustificata gelosia”.

Le aggravanti

“Il delitto di omicidio è contestato – si legge ancora – quindi, con le circostanze aggravanti della premeditazione, della crudeltà e dei motivi abietti e futili, nonché delle ulteriori circostanze della commissione del fatto nei confronti della convivente more uxorio e in occasione della commissione del delitto di maltrattamenti in famiglia”.

Secondo quanto emerso, infatti, nel periodo compreso tra l’inizio del 2022 e il 22 settembre 2023, il Bronzolino avrebbe maltrattato la compagna, con continue aggressioni, insulti e minacce, fatti per i quali la vittima non aveva mai sporto querela, né richiesto interventi delle forze dell’ordine. La donna avrebbe subito aggressioni fisiche, nonché “continue ingerenze in ogni ambito della vita quotidiana”, e sarebbe stata sottoposta a “costante e pressante controllo da parte di Bronzolino”.


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