CATANIA – Con l’allora procuratore capo Carmelo Zuccaro lanciarono il “modello Catania” di contrasto alla borghesia mafiosa. Adesso Renato Panvino, l’ex capo della Direzione investigativa antimafia di Catania, è stato promosso questore.
Panvino, lotta alla borghesia mafiosa
Da capo della Dia, con il coordinamento della Procura guidata da Zuccaro, Panvino ha eseguito importanti operazioni contro mafia, massoneria e colletti bianchi. Le cimici hanno registrato minacce nei suoi confronti come quando scattà l’inchiesta nei confronti di un noto “gran maestro di una potente loggia, che parlava di “far saltare la testa” agli investigatori guidati da Panvino. Non si contano gli arresti eccellenti, ex sindaci, funzionari di importanti aziende partecipate dalla Regione e, soprattutto, lotta senza quartiere alla mafia militare e ai signori dei rifiuti.
Panvino ha anche colpito l’asse degli interessi cari ad alcuni potenti del mondo accademico messinese e ha indagato su killer di cosa nostra e alcuni tra i più influenti imprenditori del Meridione, poi arrestati per corruzione.
Panvino diventa questore
Dal Siulp al mondo istituzionale, numerose le attestazioni di stima nei confronti di Panvino. Il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro si è congratulata: “Quello voluto dal Capo della Polizia è un doveroso riconoscimento – ha detto Ferro – ad un funzionario dello Stato di grande capacità ed esperienza, che nel corso della sua carriera, realizzando efficaci modelli investigativi, ha condotto importanti operazioni contro la ‘ndrangheta che gli hanno fatto guadagnare l’apprezzamento degli apparati investigativi internazionali – dalle indagini sulla morte di Nicholas Green alla cattura di decine di pericolosi latitanti anche all’estero, agli arresti dei responsabili della strage di Duisburg – e contro cosa nostra, avendo diretto con brillanti risultati il Centro Dia di Catania”.
Lo afferma Il Segretario Provinciale SIULP Generale Gianfranco Morabito, ha sottolineato che “è motivo d’orgoglio” la promozione di Panvino e si è detto “certo” che la nomina “avrà quale logica conseguenza l’affidamento di incarichi di rilievo nel panorama nazionale consapevoli che l’impegno profuso sul territorio costituisce bagaglio d’esperienza”.