PALERMO – “L’agricoltura siciliana muore di siccità e di temperature estreme, di infrastrutture mai realizzate e riforme eternamente rinviate. Da tre mesi, intanto, manca pure un assessore. Ma la politica gioca ancora al totonomine nel chiuso dei Palazzi regionali, cinicamente indifferente ai drammi di questa terra”. Lo afferma il segretario generale della Uila-Uil Sicilia Nino Marino.
“Dal 18 aprile, data delle dimissioni di Luca Sammartino dal governo regionale per le sue ormai note vicende giudiziarie, l’Agricoltura in Sicilia è gestita ad interim fra un impegno e un altro dal presidente Renato Schifani” aggiunge Marino.
“Continuiamo a leggere di possibili incarichi alla guida dell’assessorato, sempre rinviati in attesa di qualcosa. Un risultato elettorale, una decisione giudiziaria, una quadratura del cerchio tra partiti di maggioranza e ancora prima all’interno dei singoli partiti. Basta“.
“Facciamo appello alla responsabilità di tutti – conclude Marino – perché il mondo agricolo possa nuovamente avere al vertice dell’assessorato un interlocutore istituzionale a tempo pieno. Noi, intanto, siamo costretti a rivendicare daccapo tempi certi per le riforme della forestale e dei consorzi di bonifica, indispensabili per la tutela ambientale dell’Isola”.
“Per i consorzi, la proposta di legge è in attesa di esame all’Ars. Per la forestale, non è neppure approdata in giunta malgrado gli impegni assunti dalla Presidenza della Regione dopo aver condiviso con la Uila e altre organizzazioni di categoria una bozza di normativa, arrivata dopo una lunga battaglia sindacale che evidentemente non è ancora finita”.