Sicilia, cambi in vista per i dirigenti della Regione - LiveSicilia

Dirigenti, cambi in vista tra pensionamenti e nuovi incarichi

Le decisioni della Giunta

PALERMO – Movimenti all’orizzonte nello scacchiere della burocrazia della Regione Siciliana. L’ultima riunione di Giunta ha affrontato il tema relativo alla guida del Dasoe e del dipartimento Infrastrutture, mobilità e trasporti, visto l’avvicinarsi dell’età della pensione degli attuali dirigenti generali: Salvatore Requirez e Salvatore Lizzio.

Dasoe e Infrastrutture in cerca di dg

Le scadenze, però, incombono e con queste la necessità di non perdere treni importanti come quelli dei progetti Pnrr. Da qui la l’urgenza di prolungare la permanenza di Requirez e Lizzio nell’organico della Regione, nell’attesa che gli uffici preparino gli interpelli per trovare due nuove guide per i dipartimenti che, in base al quadro normativo vigente al momento, potrebbero anche essere esterne.

La Giunta ha stabilito che Requirez resterà alla guida del Dasoe “non oltre” la fine del 2024. Per Lizzio, invece, il governo, su suggerimento dell’assessore al ramo Alessandro Aricò, ha stabilito più tempo: si potrà arrivare fino alla fine del 2026. In questo caso, quindi, ci sarà più tempo per pensare a un sostituto.

La casella della Segreteria generale

Altra postazione strategica è quella della Segreteria generale della Regione, rimasta senza titolare dopo la prematura scomparsa di Maria Mattarella che era stata scelta per quel ruolo da Nello Musumeci. Indiscrezioni provenienti da Palazzo d’Orleans danno in netto rialzo le quotazioni di un altro dirigente di lungo corso, Giovanni Bologna, che attualmente guida l’Ufficio legislativo e legale della Regione dove lavora gomito a gomito con la Presidenza.

La riforma della dirigenza in attesa all’Ars

Il trasferimento di Bologna alla Segreteria generale potrebbe innescare un mini-valzer dei superburocrati, in attesa che l’Ars esamini la riforma della dirigenza regionale varata dalla Giunta Schifani nel mese di luglio. Nei piani del governo nascerà una fascia unica articolata in aree di competenza e livelli di responsabilità, a cui si accederà solo attraverso concorso pubblico. Un provvedimento arrivato a distanza di 24 anni dall’ultimo intervento legislativo in materia.


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