PALERMO – “Grazie alle piogge di agosto, nel Messinese e in alcune aree interne è stato superato il quadro di siccità a breve termine, permane quasi invariato il quadro di grave siccità a medio termine”.
Sono le parole dell’ultima analisi del Servizio informativo agrometeorologico siciliano (Sias), che fotografa l’emergenza idrica in Sicilia alle porte dell’autunno.
Siccità, l’analisi del Sias
“Agosto è stato un mese caratterizzato da piogge – scrive il Sias – molto frequenti e localmente molto superiori alle medie, anche se per lo più a carattere sparso, con una distribuzione territoriale fortemente disomogenea”.
Temporali nelle zone interne, ma le “fasce costiere sono state quasi del tutto ignorate dai fenomeni – continua il Servizio informativo – con la sola eccezione del Messinese, interessato in parte non solo da fenomeni a evoluzione diurna ma anche da una significativa circolazione depressionaria”.
Le conseguenze delle piogge
Il Sias parla di “un impatto localmente significativo” delle piogge per superare la “siccità agronomica, per ripristinare cioè le riserve idriche dei suoli e fornire sollievo specie alla vegetazione spontanea e alle colture arboree”.
In ogni caso, però, i temporali non hanno rimediato ai danni prodotti dalla lunga siccità.
Le riserve idriche
Purtroppo, i temporali di agosto non sono bastati a modificare lo stato degli invasi siciliani.
“Il deficit di precipitazioni accumulato a partire da luglio 2023 – scrive ancora il Sias – risulta ancora elevatissimo e richiederà piogge molto abbondanti nel periodo autunnale e anche in seguito per essere colmato e per permettere la ricostituzione delle riserve idriche superficiali e sotterranee”.
La mappa
II Servizio informativo analizza anche ciascun territorio: “In buona parte della provincia di Siracusa compare una marcata siccità a breve termine, che arriva a risultare estrema nell’entroterra di Siracusa; altrove prevalgono le aree con assenza di siccità a breve termine, con surplus nell’entroterra di Sciacca (AG) e su parte del Messinese tirrenico”.
Situazione da attenzionare anche nel settore ionico, in particolare sul versante meridionale dell’Etna e nel Siracusano, “dove risultano ampie aree classificate in stato di siccità moderata e severa”.
Analizzando i dati dell’ultimo anno, emergono “solo piccole aree classificate in assenza di siccità; si riducono lievemente le aree in stato di siccità severa ed estrema, che continuano ad interessare almeno in parte tutte le province”.
Siccità, le notizie