PALERMO – Buone notizie per Aps. Il vertice prefettizio, tenutosi nel pomeriggio a Palermo alla presenza del presidente della provincia Giovanni Avanti, dell’assessore regionale all’Energia Nicolò Marino, del vicesindaco di Palermo Cesare Lapiana e dei sindacati, ha infatti ragginto un’intesa di massima per la salvaguardia dei posti di lavoro e la continuità del servizio.
Acque potabili siciliane, infatti, gestisce il servizio idrico di 52 comuni del Palermitano ma è da mesi in amministrazione straordinaria e con i 205 dipendenti in mobilità. Ed entro il 31 marzo andava trovato un sostituto che garantisse il mantenimento dei livelli occupazionali e soprattutto la continuità del servizio, impresa non facile visto che l’Amap, principale “indiziata”, aveva già risposto picche per l’incertezza legislativa del settore che dovrebbe essere presto riformato dall’Ars.
Ma dal vertice è invece arrivato un accordo che, se completamente attuato, potrebbe salvare posti di lavoro e servizi per tutto il 2013: il tutto si baserebbe su una diminuzione del costo dell’acqua all’ingrosso, per il quale serve il via libera dell’authority nazionale alla Regione, e il contenimento delle tariffe di Enel. Due passaggi che permetterebbero ad Aps di abbattere i costi e poter così sopravvivere fino a dicembre in attesa che l’Assemblea regionale legiferi in materia restituendo, come pare, la responsabilità del servizio ai comuni.
Una soluzione che avrebbe trovato la disponibilità dell’azienda e del governatore Rosario Crocetta, pronto ad impegnarsi in questo senso. “Siamo soddisfatti – commenta Raffaele Loddo di Federenergia – anche se la nostra attenzione resterà alta. Il 5 marzo ci incontreremo nuovamente col prefetto per capire se tutto procede come previsto e in quel caso potremo revocare del tutto la procedura di mobilità dei dipendenti”.
Twitter: @robertoimmesi