CALTANISSETTA – Un sit-in si è tenuto a Caltanissetta davanti all’Assemblea territoriale idrica per rivendicare il diritto all’acqua. Al sit in, che si è tenuto nella mattina di giovedì 17 ottobre, hanno partecipato associazioni, partiti, diversi cittadini e i sindaci della provincia.
La distribuzione idrica, che in questo momento nel capoluogo avviene con turni di 6 giorni, nelle ultime ore ha subito un ulteriore slittamento per “un disservizio – riferisce Siciliacque – del sistema di presa ausiliario con zattere galleggianti presso l’invaso Ancipa, a causa di un guasto lungo la linea”.
Acqua a Caltanissetta, la manifestazione
A lungo applaudito il vicario del vescovo, monsignor Onofrio Castelli, il quale ha invitato i politici a non fare promesse che non possono mantenere. “A volte – ha detto – è meglio tacere che dire una parola falsa”.
Il vicario ha poi denunciato l’abusivismo delle autobotti: “Ancora oggi nel 2024 mi duole vedere che c’è chi batte moneta sulla mancanza di acqua. Esiste un mercato nero dell’acqua a Caltanissetta e in un momento come questo bisogna aiutarsi non sfruttarsi”.
Tra gli interventi quello del consigliere comunale del Pd Carlo Vagginelli e dell’ex sindaco, oggi consigliere comunale Roberto Gambino. “Noi vogliamo l’acqua ma anche la chiarezza – ha detto Vagginelli -. Ancora assistiamo a un rimpallo delle responsabilità”.
“L’Ati – continua Vagginelli – è l’ente pubblico che deve governare il servizio idrico. E a loro chiediamo che convochino il presidente della Regione Schifani. Lo abbiamo invitato ai consigli comunali ma non si è mai presentato. A questo punto glielo chiedano i sindaci”.
“Abbiamo delle dighe senza potabilizzatori e dei potabilizzatori senza dighe – gli ha fatto eco Gambino – una situazione che si commenta da sola. Servono infrastrutture efficienti”.