MESSINA- I bilanci comunali di palazzo Zanca, relativi agli anni 2009-2010-2011, sono al vaglio della magistratura. Il sostituto procuratore Antonio Carchietti ha aperto un’inchiesta per valutarne la regolarità. Sin qui soltanto una acquisizione di atti, effettuata dalla polizia giudiziaria, cui adesso spetta il compito di spulciare tra le “scartoffie” di tre anni di gestione amministrativa del Comune di Messina. Non solo carte ma anche ruoli specifici di quanti hanno effettuato atti contabili a palazzo Zanca nel triennio, sono sotto i riflettori della Pg.
L’inchiesta prende il via dalla controversia sorta tra il commissario Croce e il ragioniere generale Ferdinando Coglitore, qualche mese fa, quando per il Comune c’era ancora il rischio dissesto. Da parte di ognuno venne fuori un diverso dato sul “buco” delle casse comunali. Croce sostenne che il dato fornito dal ragioniere di palazzo Zanca fosse basato sulle comunicazioni dei dirigenti e non sul rilevamento effettivo dei numeri in bilancio. Uno squilibrio sul quale la Procura, adesso, intende fare luce.