Cocaina e marijuana dalla Spagna in Italia e Malta: 5 arresti

Fiumi di coca dalla Spagna verso Italia e Malta, gli arrestati salgono a 14

La Finanza sequestra beni per 485 mila euro

CATANIA – Cocaina, hashish e marijuana arrivavano dalla Spagna in Italia e Malta grazie a un’organizzazione criminale sgominata dalla Guardia di Finanza di Catania. E’ quanto sostengono le Fiamme Gialle che hanno eseguito, in due fasi, 14 arresti e sequestrato beni finanziari per un totale di 485 mila euro nell’ambito di un’operazione antidroga. Gli ultimi 5 arresti sono scattati adesso.

L’inchiesta, coordinata dalla Dda, è partita tempo fa. Oggi come detto le misure cautelari riguardano 5 persone, accusate a vario titolo di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, aggravati per tre di essi, dalla transnazionalità del crimine. Tre vanno in carcere, uno ai domiciliari e il quinto all’obbligo di dimora.

La fase due

Il 26 settembre scorso invece erano state arrestate altre 9 persone ritenute appartenenti a due differenti organizzazioni criminali. Oggi è la prosecuzione e l’operazione è dei finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria e del gruppo antidroga del Gico.

Attraverso l’acquisizione di notizie tramite le banche dati, i servizi di osservazione e riscontro, sono stati sgominati due gruppi criminali. Per i finanzieri, importavano dalla Spagna verso Italia e Malta droga per venderla nelle varie piazze di spaccio.

Il gruppo di Siracusa

Il primo gruppo riguarda Siracusa, ma avrebbe propaggini transnazionali e si occuperebbe direttamente dell’approvvigionamento, anche mediante importazione dalla penisola iberica, di stupefacente.

Cocaina, hashish e marijuana, attraverso questo gruppo sarebbero entrati direttamente in Italia e a Malta.

Gli altri indagati

Il secondo gruppo avrebbe sfruttato la capacità del primo. Questo per movimentare importanti quantitativi di stupefacente per occuparsi della gestione della vendita al dettaglio della droga nelle piazze di spaccio delle province di Catania e Siracusa.

È emerso il coinvolgimento di altri indagati, gli arrestati oggi, che sono già stati indagati ai sensi della cosiddetta riforma Nordio. Loro tuttavia vengono ritenuti non “intranei alle citate organizzazioni criminali”.

I personaggi

Un 25enne, figlio di un boss del clan Cappello, assieme a un altro indagato, già condannato per associazione mafiosa, avrebbe investito sulla spedizione dalla Spagna di un carico di 80 chili di droga, ordinandone una parte per la successiva rivendita.

Altri due, un 37enne e un 36enne, assieme agli appartenenti ai due gruppi – sono stati arrestati a settembre perchè avrebbero trasportato da Catania a Siracusa mezzo chilo di cocaina. Poi però l’avrebbero dovuta sostituire, perchè sarebbe stata di pessima qualità.

Il sequestro di beni

Un 34enne e un 46enne, dal canto loro, avrebbero portato materialmente sei chili di marijuana e cinque di hashish dalla Spagna. In tutto così gli indagati sono 21, 14 dei quali destinatari di provvedimenti cautelari 12 in carcere, 1 ai domiciliari e 1 obbligo di dimora e di presentazione alla pg.

I finanzieri, infine, hanno sequestrato, anche per equivalente, disponibilità finanziarie e altre utilità nella disponibilità o di proprietà dei principali indagati, fino alla concorrenza della somma di 485 mila euro. È corrispondente al profitto derivante dal traffico di sostanze stupefacenti.


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