CATANIA – Arriva la scomunica per don Natale Santonocito, il sacerdote catanese salito agli onori della cronaca per le esternazioni, anche via social, contro la legittimità del pontificato di Jorge Mario Bergoglio e la validità della rinuncia di papa Benedetto XVI.
Don Natale Santonocito
Classe 1963, Santonicito è presbitero della diocesi di Palestrina (Roma). La sentenza canonica ha stabilito, il 20 gennaio scorso, quella che, tecnicamente, è definita una “scomunica Latae sententiae”. Scomunica, cioè, che procede in automatico nel momento in cui è commesso un atto scismatico.
La curia di Catania, con un documento a firma del vicario generale don Vincenzo Branchina, ha emesso una comunicazione affinché all’interno dell’arcidiocesi si abbia conoscenza della pena inflitta al presbitero e siano evitati equivoci.
Le pene
Allo “scomunicato” sono vietate tassativamente le attività tipiche del sacerdozio. Non potrà celebrare l’Eucaristia e tutti altri gli sacramenti. Non potrà neanche “ricevere i sacramenti”, “amministrare i sacramentali e celebrare le altre cerimonie di culto liturgico” o “avere parte attiva” in esse.
A Santonocito è inoltre vietato “esercitare uffici o incarichi o ministeri o funzioni ecclesiastici” e di “porre atti di governo”.
Ai fedeli, l’arcidiocesi chiede di esercitare “un sano discernimento per evitare ogni forma di coinvolgimento nelle attività proposte dal Santonocito e nell’adesione ai suoi insegnamenti eretico-scismatici”.

