PALERMO – “Oggi non sarò a Bivona, dove ero stata invitata per partecipare alla presentazione del docu-film sulla storia del testimone di giustizia Ignazio Cutrò. Era stato lo stesso Cutrò a invitarmi. Ho appreso soltanto questa mattina del coinvolgimento del sindaco Panepinto, che porterà i propri saluti, e dei manifesti affissi in paese con lo stemma del Comune di Bivona. Mi trovo pertanto costretta ad annullare la mia partecipazione: la mia storia, infatti, è del tutto in contrasto con quella di Panepinto, il cui nome compare più volte in un’informativa dei Carabinieri che racconta molto chiaramente dei suoi rapporti con esponenti di Cosa Nostra. Proprio in virtù della mia storia personale e del mio impegno contro le mafie, reputo l’accaduto molto grave”.
Lo ha annunciato Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea. L’informativa cui fa riferimento è stata stilata dai Carabinieri della compagnia di Cammarata (AG) e porta la data del 23 ottobre 2007.
“Apprendo con stupore le parole dell’onorevole Sonia Alfano, che però su un punto ha ragione: le nostre storie sono profondamente diverse. Io sono un amministratore che non cerca la ribalta, mentre lei è un’abile professionista dell’antimafia e capisco che ogni tanto abbia bisogno di occupare le pagine della stampa, anche mettendo in scena – come in questo caso – una commedia di basso livello”. Lo dice Giovanni Panepinto, deputato regionale del PD e sindaco di Bivona, che risponde alle dichiarazioni dell’onorevole Sonia Alfano la quale ha annunciato di non partecipare alla presentazione del docu-film sulla storia del testimone di giustizia Ignazio Cutrò, in programma oggi a Bivona, per via della presenza del sindaco.
“L’onorevole Alfano – continua Panepinto – in questo caso sbaglia non una, ma tre volte: primo perché l’informativa nei miei confronti alla quale fa riferimento nasce da una lettera anonima inviata nel 2007 nell’ambito si uno scontro politico locale, e in tutti questi anni e dopo i dovuti accertamenti non ha prodotto alcun provvedimento nei miei confronti; secondo perché dal momento che la mia partecipazione all’iniziativa era nota fin dall’inizio, ritengo difficile che lei non ne fosse a conoscenza; terzo perché dovrebbe esserle noto il mio impegno a sostegno di Ignazio Cutrò al quale, anche in questa occasione, ribadisco la mia vicinanza”.
“Fino ad oggi in circostanze simili ho preferito non intervenire – conclude Panepinto – ma alla luce di quest’ultimo episodio, tutelerò la mia persona e la mia immagine in tutte le sedi opportune”.