PALERMO – Due nuovi consulenti per i progetti europei all’assessorato regionale alle Risorse agricole. Si tratta di due figure che vanno a rafforzare lo staff in funzione del progetto europeo Proforbiomed, legato alla promozione della residua biomassa forestale nel bacino del Mediterraneo. Sono le palermitane Ionia Marino e Marilena Rondello.
La prima è una 38enne ingegnere laureata a Palermo con esperienze formative nel Regno Unito. Ha insegnato anche alla facoltà di Scienze naturali dell’Ateneo palermitano, prima di lavorare per alcuni mesi a Roma. Successivamente invece è stata project manager di una società privata a Palermo. Dal 2011 esercita invece la libera professione. Sarà una figura di supporto al local coordinator per la gestione tecnica ed amministrativa del progetto. Il suo compenso ammonta a 20 mila euro lordi fino al termine del progetto, ovvero il 28 febbraio 2014. Marilena Rondello invece ha 28 anni e sarà la traduttrice e interprete a supporto del progetto. Laureata a Palermo e specializzata negli Stati Uniti, dove ha lavorato negli anni passati. Per lei anche un’esperienza al Consiglio d’Europa. Percepirà 25 mila euro come compenso per tutto il progetto, anch’essa fino al 28 febbraio 2014. I compensi dei due consulenti saranno coperti dai fondi destinati allo stesso progetto Proforbiomed.
LA PRECISAZIONE
Preg.ma Redazione,
scrivo in relazione all’articolo pubblicato dalla vostra testata in data 26/04/2013 e firmato da Carlo Passarello, del quale sono venuta a conoscenza solo ieri effettuando una ricerca del mio nome su Google. L’articolo in question mi riguarda in prima persona e riporta delle informazioni errate sul mio conto.
Non posso non constatare l’imprecisione delle informazioni relative al progetto europeo, ma soprattutto l’erroneità delle informazioni sul mio conto, non essendomi mai specializzata né avendo mai maturato esperienze lavorative negli Stati Uniti. Evidentemente le fonti a cui si è attinto erano sbagliate o interpretate erroneamente. I rapporti lavorativi maturati con società statunitensi sono infatti, come chiaramente desumibili dal mio CV disponibile online, collaborazioni da traduttrice freelancer che prevedono un lavoro a distanza. Anche la cifra riportata come compenso non è del tutto corretta, essendo quella la cifra lorda.
Considerato il seguito di commenti poco lusinghieri a cui ha dato adito l’articolo in questione, considerato che chiunque mi conosca può attuare una semplice ricerca del mio nome e trovare informazioni mendaci sul mio conto (potendo anche arrivare a pensare che io abbia falsificato il mio curriculum o dichiarato titoli esteri mai posseduti), considerato che non ho mai dato alcuna autorizzazione a pubblicare sul vostro giornale informazioni sul mio conto, richiedo preferibilmente la rimozione dell’articolo, o la sua immediata rettifica.
Marilena Rondello
