PALERMO – Dagli allarmi lanciati negli scorsi giorni alla dura realtà. “Le gravi condizioni finanziarie in cui versa la Fondazione Teatro Massimo rendono impossibile la realizzazione della stagione artistica così come approvata prima del commissariamento”. Ad annunciarlo è il commissario straordinario Fabio Carapezza Guttuso.
Salta dunque buona parte della stagione programmata: rinviate a data da destinarsi le opere wagneriane Siegfried e Götterdämmerung, la prima sarebbe dovuta svolgersi dal 19 al 30 ottobre mentre la seconda dal 23 novembre al 4 dicembre. Da sole le due opere costano circa un milione e trecentomila euro. “La stagione precedentemente definita – prosegue Carapezza Guttuso – era sovradimensionata rispetto alle effettive capacità del teatro e non in linea con le prospettive economiche della Fondazione”. A pesare sono nello specifico gli oltre tre milioni di euro di disavanzo, per cui il commissario prevede nuove azioni di risanamento. “Riguarderanno ogni voce di spesa – prosegue – dunque pure il personale, chiaramente previa intesa con i sindacati. Questa politica di rigore viene adottata a tutela della Fondazione e degli stessi lavoratori”. Lo stesso Carapezza ha intanto annunciato che rinuncerà al proprio compenso, “svolgendo l’incarico a titolo gratuito”.
La Fondazione comunicherà nelle prossime settimane il nuovo calendario del secondo semestre di attività. Le opere wagneriane programmate verranno sostituite da nuovi titoli che però non sono ancora stati decisi. Intanto Carapezza Guttuso lancia un appello “ai soci fondatori, ai lavoratori e agli abbonati, nonché ad ogni soggetto e rappresentanza della vita economica e culturale siciliana e non, di stringersi intorno al Teatro Massimo, eccellenza culturale di levatura internazionale, supportandola nel difficile momento che attraversa”. A mettere ulteriori difficoltà sul cammino della Fondazione sono i tagli previsti dall’ultima legge finanziaria, che riducono di oltre un milione di euro gli stanziamenti. Il commissario dovrà ora varare un piano di recupero, affrontando un altro nodo venuto al pettine, quello della sostituzione di Luciano Cannito alla guida del corpo di ballo.