PATERNÒ (CATANIA) – Restano gravissime le condizioni del ventenne paternese ferito a colpi di pistola nella notte tra venerdì e sabato scorsi. Per il giovane è stato necessario un trasferimento d’urgenza dall’ospedale Cannizzaro di Catania alla struttura sanitaria dell’Ismett di Palermo. In queste ore finirà sotto i ferri per un delicatissimo intervento chirurgico.
Ma quello che è accaduto nello spiazzale dello chiesa dello Spirito Santo in quella drammatica notte, non è stato l’unico fatto di sangue. A pochi frangenti di distanza, un altro giovane di 23 anni è stato bersaglio di pistolettate agli arti inferiori. Solo per un puro caso non si è aggravato un bilancio già di per sé pesantissimo. I due fatti sarebbero strettamente collegati.
Indagano i carabinieri della Compagnia di Paternò che in questi giorni hanno ascoltato potenziali testimoni e visionato, per quanto possibile, le immagini delle telecamere piazzate nei pressi dei due episodi. Una ricostruzione dei fatti complessa e con ancora diversi punti oscuri. Eppure, gli inquirenti avrebbero già individuato una pista che parrebbe essere legata a motivi passionali. Il riserbo sulle indagini, tuttavia, è massima.
Quello che si sa è che il ventenne che si trova ricoverato in prognosi riservato ha visto arrivare una moto a bordo della quale c’erano due soggetti. Il passeggero avrebbe estratto una pistola, facendo fuoco. Centrato in pieno all’addome con i proiettili che hanno anche intaccato gli organi, per il ventenne è stata una corsa contro il tempo prima verso l’ospedale di Paternò, poi al Cannizzaro di Catania.
Al momento della sparatoria, poco dopo l’una della notte, nello spiazzale c’erano ancora decine e decine di giovani. I carabinieri stanno provando a chiudere il cerchio sull’accaduto. Non si escludono imminenti risvolti.

