PALERMO – Valutando le recenti delibere del Consiglio Comunale di Palermo n° 2 del 08/01/2013 e n°33 del 02/05/2013, il movimento ambientalista “Fare ambiente” ritiene di dovere avviare una riflessione più ampia in merito alla pianificazione del Comune di Palermo, anche in relazione alle notevoli refluenze ambientali che tale strumento certamente determina con le sue scelte urbanistiche per la città e il territorio contemporaneo. In data 9 Maggio,u.s. presso i locali di Fareambiente Sicilia in Via Vaccaro,11, si è insediato un Osservatorio per il nuovo Piano Regolatore Generale di Palermo che si è assegnato compiti di verifica e stimolo nei confronti dell’Amministrazione comunale per ogni iniziativa di accelerazione del complesso iter di redazione ed approvazione del Piano, nel quadro di una attenta partecipazione delle numerose associazioni di categoria presenti anche nel territorio metropolitano della grande Palermo. In merito, questo Osservatorio durante la prima seduta ha evidenziato alcune carenze nell’operato del complesso rapporto tra pianificazione territoriale e mobilità, che, nello spirito di fattiva e proficua collaborazione che caratterizza la nostra associazione con le pubbliche amministrazioni, si trasmettono con la presente nota.
Il Movimento, dunque, chiede al Responsabile del Procedimento dell’ Avviso pubblico per l’“Affidamento del servizio di redazione di progettazione urbanistica di aree dismesse e sottoutilizzate in contesti urbanizzati della città di Palermo” di sospendere il procedimento in corso, con invito a ritirare l’avviso e ripubblicarlo con le modifiche suggerite; al Capo area della gestione del territorio del Comune di attivarsi con immediatezza affinché le criticità evidenziate siano immediatamente rimosse e sia riavviata la regolare procedura pianificatoria, propedeutica alla redazione del nuovo Piano Regolatore Generale di Palermo. L’Amministrazione è pertanto invitata ad intervenire nei suoi Uffici, ognuno per le proprie rispettive competenze, anche con riferimento all’attenzione posta, a riguardo, dall’Autorità di Vigilanza dei Contratti Pubblici di Roma con sua Nota del 16.05.2013, prot. 0046153, in cui si invita “a non porre in essere atti pregiudizievoli ai fini della risoluzione delle questioni”.