PALERMO – Aveva appena finito il suo turno di lavoro e stava per tornare a casa, ma ha accusato un malore dopo essere entrata in auto. Nonostante i soccorsi, non c’è stato nulla da fare per Rita La Mattina, 63 anni, morta nella serata di ieri, 28 ottobre, a Terrasini, in provincia di Palermo. La notizia ha provocato incredulità e choc in tutta la comunità, dove in tanti conoscevano la donna, dipendente regionale di Palazzo d’Aumale da molti anni.
La tragedia, a pochi metri dal museo che si trova sul lungomare Peppino Impastato. La 63enne viene descritta dai colleghi come una donna solare e instancabile lavoratrice. Tantissimi i messaggi di cordoglio che in queste ore vengono condivisi sui social, ancora una volta diventati uno spazio per la condivisione del dolore.
Il cordoglio del sindaco
“Vogliamo stringerci attorno ai familiari, agli amici, ai colleghi, ai dipendenti regionali di Palazzo d’Aumale, per l’improvvisa perdita dell’amica Rita La Mattina – scrive il sindaco di Terrasini, Giosuè Maniaci -. Ricordiamo con affetto i modi garbati e gentili di Rita, il suo sorriso e l’attaccamento al suo lavoro ed al nostro paese”.
Parole a cui si aggiungono quelle della direzione e dei colleghi della donna: “Con profondo dolore comunichiamo che ieri sera, al termine del suo servizio, è venuta a mancare la nostra stimata collega Rita La Mattina. Tutto il personale del museo, insieme alla direttrice, si stringe con affetto attorno alla sua famiglia e ai suoi cari, ricordandone la dedizione, la gentilezza e la passione con cui ha svolto il suo lavoro ogni giorno. La sua presenza rimarrà viva nei nostri cuori e nei luoghi che ha contribuito a rendere speciali”.
Il malore e la tragedia: i colleghi ricordano Rita
I colleghi, profondamente colpiti dalla tragedia, la definiscono una “persona dal cuore gentile”: “La notizia lascia un vuoto immenso in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e di condividere con lei momenti di lavoro, di confronto e di amicizia. Rita non era solo una professionista instancabile, ma una persona capace di infondere serenità e calore in ogni gesto e in ogni parola. La sua dedizione e la passione con cui ha svolto il suo lavoro hanno trasformato il museo in un luogo più vivo e accogliente, arricchendo non solo gli spazi, ma anche le vite di chi ha avuto la fortuna di incontrarla”.
E ancora: “Il ricordo della sua bontà, della sua pazienza e del suo sorriso rimarrà sempre nei nostri cuori come luce che non si spegne mai. Che la sua memoria continui a ispirarci e a guidarci nella vita quotidiana, con la stessa passione e lo stesso amore che Rita metteva in tutto ciò che faceva”.
“Rita amava gli animali, la sua gattina resterà con noi”
“Rita amava gli animali in modo incredibile – dice il collega Marcello Consiglio -. Aveva un rapporto particolare con la colonia di gatti che vive vicino al museo e di altri si prendeva cura a casa. Oggi, quando siamo andati a darle l’ultimo saluto, abbiamo notato una delle sue gattine vicino alla bara. Non voleva muoversi da lì. Me ne prenderò adesso cura io, perché è rimasta sola. Mi ricorderà ogni giorno la dolce Rita, di cui porta anche il nome”.
L’ultimo saluto
Domani, 30 ottobre, sarà il giorno dell’addio. I funerali si svolgeranno alle 10.30 nella chiesa Redemptoris Mater di Cinisi.

